In montagna ma soprattutto nei borghi, nelle citta’ e piccoli centri d’arte, nei paesi di origine, alla ricerca delle proprie radici: la ministra del Turismo lo sintetizza in modo perfetto, “tornano le vacanze di Natale”. Napoli la meta più gettonata E riportano tante risorse e giro d’affari per tutte le imprese legate, anche in via indiretta, al turismo e all’enogastronomia. Il dato e’ impressionante: diciotto miliardi di euro. A tanto ammonta infatti il movimento del turismo in Italia nelle festivita’ di Natale e Capodanno, tra il 22 dicembre e il 2 gennaio. Un’indagine di Cna Turismo e Commercio spiega che questa montagna di soldi sara’ alimentata dai 7 milioni di turisti attesi per le feste: 4,5 milioni gli italiani e 2,5 milioni gli stranieri, ai quali sa ggiungeranno gli “escursionisti”, quanti cioe’ non pernottano fuori casa ma si limitano a una giornata fuori. In totale saranno 15 milioni i pernottamenti, dei quali nove milioni a carico dei turisti italiani e il resto degli stranieri. “Queste rilevazioni evidenziano che nei periodi di alta stagione i dati continuano a essere ottimi” esulta la ministra del Turismo.Incrociando i dati che arrivano dalle associazioni di settore, si scopre che almeno un italiano su 5 (il 20%) hadeciso di trascorrere almeno un giorno fuori casa durante le festivita’ di Natale. Per Coldiretti/Ixe’ gli italiano mostranoun deciso orientamento a rimanere in Italia, scelta quest’anno come meta dal 75% dei vacanzieri. Ma anche di provare a
risparmiare sui pernottamenti: l’alloggio piu’ gettonato e’ la
casa di parenti e amici, dove passera’ le vacanze oltre un
italiano su 3 (35%), piu’ un 6% che usera’ le seconde case di
proprieta’ . Alberghi e appartamenti in affitto sono, a pari
merito, al secondo posto.
Con le vacanze tornano anche le probabili code sulle strade:
l’Anas avverte che saranno 6,5 milioni le persone che si
metteranno in viaggio su strade e autostrade, da cui per
facilitare lo scorrimento verranno rimossi 171 cantieri. La
prevista crescita del traffico sara’ del 20%.
La tradizione, ovviamente, premia la gastronomia e a giudicare
dalle previsioni queste feste finiranno in un’abbuffata. E per
fortuna che c’e’ stato l’intervento dei Nas che ha portato al
sequestro di 39 tonnellate di prodotti dolciari e materie prime
avariati o mal conservati. Anche se non c’e’ occasione
conviviale che valga quanto il pranzo di Natale, nettamente
preferito dalla meta’ degli italiani rispetto al cenone della
Vigilia, prescelto, assicura la Cna Agroalimentare, solamente da
un terzo della popolazione, la spesa degli italiani per il pesce
arrivera’ a 1,1 miliardi di euro, (dati di Cia-Agricoltori
Italiani e PescAgri), malgrado listini in aumento annuale del
10% sui mercati ittici. Ma questo Natale conferma pero’ per il
secondo anno consecutivo che l’alimento piu’ amato nel periodo
delle feste, dopo i dolci, saranno i formaggi: gli italiani,
dati Afidop, ci spenderanno 400 milioni di euro per portare in
tavola 30mila tonnellate di prodotto. Piu’ o meno la spesa
prevista da Confcooperative per l’acquisto di dolci. In
generale, l’organizzazione cooperativa ha stimato che per il
cenone di Natale gli italiani spenderanno 2,9 miliardi, 400
milioni in piu’ dello scorso anno. Senza farsi mancare pero’
qualche “ristoro” in agriturismo, a tavola e in fattoria:
saranno oltre 2 milioni di nuclei, fatti di parenti e amici, a
sceglierli tra Natale e Capodanno, secondo i calcoli di
Cia-Agricoltori insieme a Turismo Verde.