Per battere il record del giro del
mondo a vela e’ fondamentale sfruttare al massimo ogni
opportunita’ nel corso della prima parte del percorso. La sfida
principale per il maxi-trimarano Sails of Change e’ di percorrere
molto velocemente il tragitto dall’isola di Ushant all’Equatore
entro il tempo record di 4 giorni 19h57′, stabilito dallo stesso
team nel 2019. Barca ed equipaggio dovrebbero poi riuscire a
doppiare il Capo di Buona Speranza in meno di 12 giorni, per
essere in linea con i tempi del record precedente. Con questo
obiettivo ben chiaro, Yann Guichard (skipper), Benjamin Schwartz
(navigatore) e Jean-Yves Bernot (meteorologo a terra), hanno
studiato attentamente le condizioni meteo dal primo novembre
2021, proprio nel tentativo di individuare la finestra meteo
perfetta per soddisfare le due sequenze necessarie. Purtroppo,
nel corso di tutto questo lungo periodo, lo scenario meteo non e’
mai stato favorevole per il record.
Bernot spiega: “Per alcune settimane, i sistemi di bassa
pressione che si muovono attorno all’Europa sono stati
posizionati molto a sud, intorno alle Canarie, Madeira e a sud
delle Azzorre. Una tale configurazione meteo impedisce
all’aliseo di essere forte e di stabilizzarsi”. Alla luce di
questa situazione, all’inizio di gennaio, il team ha deciso di
prolungare il periodo di standby fino al 31 gennaio. Durante
questo periodo, la situazione meteo e’ rimasta invariata e le
previsioni per l’inizio di febbraio non sono ottimistiche.
Bernot sottolinea anche che un’entrata posticipata nel profondo
sud non e’ raccomandabile: “L’estate australe sta gradualmente
volgendo al termine. Le condizioni di navigazione in questa zona
stanno diventando sempre piu’ complicate con il freddo, le
burrasche e il mare molto mosso”. In questo contesto, Dona
Bertarelli e Yann Guichard hanno deciso di annullare lo standby
del team per il record del Trofeo Jules Verne. “Stiamo per
rivelare il programma sportivo della nostra squadra per il
prossimo anno. Vogliamo continuare con tutti i nostri progetti
ad essere il portabandiera della campagna “30×30″, che mira a
proteggere il 30% del nostro pianeta entro il 2030”, ha aggiunto
Dona Bertarelli.