Provati dal lockdown, spiagge affollate, anche se non si registrano casi di assembramenti, con gli stabilimenti
balneari che hanno iniziato a lavorare con il distanziamento e
le spiagge libere usate per camminare, per la pesca, per i
giochi dei bambini. Meno affollati i parchi cittadini rispetto
alle scorse settimane: ormai gli italiani si sono distribuiti
piu’ uniformemente, scegliendo anche le gite in montagna, dove
purtroppo non sono mancati gli incidenti mortali, come in val
Lasties, sul gruppo del Sella in Trentino Alto Adige.
Ancora controlli, anche in chiave anti movida, con l’esempio
di Ferrara che ha deciso di mettere il “numero chiuso” in piazza
e Piacenza che ha messo regole piu’ strette per l’aperitivo.
Secondo i dati del Viminale, nel primo giorno di giugno sono
state 99.650 le persone controllate in tutta Italia per il
rispetto dei divieti imposti dai provvedimenti per l’emergenza
coronavirus, 375 delle quali sono state sanzionate e 2
denunciate per aver violato la quarantena. Sono state poi 24.931
le attivita’ commerciali controllate: 20 gli imprenditori
sanzionati mentre per 7 esercizi e’ stata disposta la chiusura.
Tra i centri storici quello che ha visto la maggior affluenza
e’ stata sicuramente Roma, con la riscoperta della citta’: tanti
sulle banchine del Tevere in bici o a correre fin dalla prima
mattina o a mangiarsi un gelato al Pantheon. Non sono mancati
gli amanti dell’arte che hanno approfittato della riapertura di
musei e mostre, ma anche delle chiese storiche, come quella
della Bocca della verita’, di solito impossibile da visitare per
la fila di turisti. Alta l’affluenza dei romani verso le spiagge
del litorale con la giornata che ha segnato il maggior numero di
presenze, anche per pranzare nei ristoranti sulla costa. Non e’
stato tuttavia un pienone o un assalto.
Diversa la situazione di Milano: chi era in citta’ e’ fuggito
verso laghi e montagne. Mentre a Bologna in centro tutto
normale. Si sono registrati solo molti piu’ dehor, conseguenza
della possibilita’ data dal comune ai gestori di locali, ma
nessun assembramento particolare dopo quelli che si sono visti
inizialmente. A Fico, il parco del cibo, la riapertura invece ha
portato qualche fila.
A Firenze e’ tornata la passeggiata nel cuore della citta’, tra
piazza della Signoria e il Duomo: tanta gente in giro, tutti
rigorosamente toscani e con tante mascherine. Per i fiorentini
sono tornate alcune abitudini ormai perse, come quella di
godersi i monumenti e o di mangiare in posti caratteristici un
panino, di solito appannaggio di giapponesi e americani. Ma
fuori dal centro il deserto, con tanta gente andata al mare,
nella spiagge della Versilia e verso il Pisano.
Primo bagno e tintarella per molti amanti del mare in Puglia
dove i lidi si sono rianimati ma, complice anche una giornata
ventosa, non si registra il pienone. La pioggia, invece, ha
fatto fare un flop al ponte balneare in Sardegna: da sud al nord
dell’Isola pochi ombrelloni in spiaggia, soprattutto al mattino,
secondo i protocolli anti Covid, ma poi fuggi fuggi generale per
le condizioni peggiorate come a Carloforte, con pochi rimasti a
mangiare un panino ai chioschi, come a quello di Punta Nera.
Un caso a parte e’ Venezia, in questi giorni semi-invasa dai
turisti locali, ovvero veneti essendo ancora chiusi gli
spostamenti tra regioni, dove si sono viste comitive senza
mascherina, soprattutto gruppi di familiari, o di amici, per i
quali l’obbligo era gia’ piu’ blando. In tanti anche a San Marco
o sul Ponte della Paglia e si sono rivisti anche i pic-nic
improvvisati di vacanzieri ‘mordi e fuggi’ seduti sui gradini
delle Procuratie. Insomma un ritorno ai problemi ‘veneziani’
pre-lockdown. E il sindaco Luigi Brugnaro ha segnalato l’arrivo
in citta’ “incredibilmente anche di 200 tedeschi! Non mi chiedete
come hanno fatto, ma sono arrivati. I tedeschi non li ferma
nessuno. Bravi tedeschi, vi vogliamo bene”.