“Esprimo la solidarietà e la vicinanza della Municipalità al giovane senegalese ferito questa notte e a tutta la comunità senegalese. Quanto accaduto a via Milano è un fatto grave e inquietante e mi auguro che quanto prima le indagini facciano chiarezza sui moventi dell’aggressione. Per questo bisogna essere prudenti nelle valutazioni e attendere il lavoro degli inquirenti. Basti pensare a quanto avvenuto due anni fa alla Duchesca. Anche all’epoca inizialmente si parlò di un episodio di razzismo, ma poi le indagini seguirono la pista del racket. Ci troviamo in ogni caso davanti a un fatto di una gravità inaudita, che si innesta in una zona della città oramai teatro di guerriglie
quotidiane, con continue risse e aggressioni e di mercati
abusivi che stanno mettendo a repentaglio la sicurezza dei
nostri concittadini”. Ad affermarlo è Giampiero Perrella,
presidente della IV Municipalità di Napoli.
“L’intero quartiere Vasto e le zone limitrofe a piazza
Garibaldi -spiega Perrella-, come abbiamo ribadito più volte,
rappresentano una zona già duramente provata da scelte sbagliate
in tema di immigrazione, a partire dalla decisione di
concentrare il 60% dei centri di accoglienza di tutta Napoli
tutti nell’area di piazza Garibaldi. Il nostro pensiero deve
essere quindi rivolto anche ai residenti di quelle strade che
ogni giorno vivono in un clima di terrore e che stanno lottando
per rivendicare il loro diritto alla sicurezza e alla
vivibilità. I problemi attuali del Vasto, un quartiere da sempre
esempio di tolleranza e integrazione, non hanno dunque nulla a
che fare con il colore della pelle, ma sono esclusivamente di
ordine pubblico, legalità e sicurezza”.
“Adesso – conclude Perrella- alle parole e agli annunci dei
mesi passati seguano finalmente i fatti. Se ad esempio in quelle
strade fosse stata già attiva la videosorveglianza, annunciata a
qualche tavolo ma ancora non realizzata, a quest’ora forse gli
inquirenti sarebbero già risaliti agli aggressori. Ministro
degli Interni e Prefetto diano perciò risposte concrete a
partire dalla sicurezza nelle città e dalla chiusura dei CAS
nella zona”.