I Carabinieri della Stazione di Chiaia hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per sei uomini e ne hanno sottoposto un altro all’obbligo di firma: tutti gli indagati risultano residenti nell’area Vesuviana e sono indiziati per associazione finalizzata al furto e alla ricettazione di veicoli. Maserati, Jeep, Renault Megane. Alfa Romeo, Land Rover, Fiat, Ford, Nissan Qasqhai, Jaguar. Come emerge dalle intercettazioni, nel mirino degli indagati finiva quasi di tutto: auto di lusso, ma non solo. Secondo le autorità i sette individui, tutti gravati da precedenti, avrebbero commesso, tra aprile e dicembre 2018, una lunga serie di furti di autovetture sia in città che in provincia di Napoli, e anche nel territorio agro-nocerino-sarnese. Sono circa una cinquantina le auto rubate in otto mesi di attività , per un bottino di oltre un milione di euro, secondo le stime dei Carabinieri. Cominciato tutto da Chiaia, a due passi dal mare, nel 2018: le indagini hanno preso il via dopo il furto di un’auto di grossa cilindrata sulla Riviera, dove gli agenti dell’Arma hanno individuato la targa dell’autovettura usata dagli autori del furto, raccogliendo poi indizi nel corso delle investigazioni su «una vera e propria struttura organizzativa – spiegano dall’Arma – che, con una specifica distribuzione dei ruoli tra gli associati, si occupava di individuare le autovetture da rubare, predisporre tutti i mezzi e gli strumenti necessari ed infine eseguire i furti». Oltre alle intercettazioni, fondamentale per le indagini è stata la ricostruzione delle denunce fatte dai proprietari delle auto rubate nel corso dei mesi. Vastissimo il raggio d’azione: da Fuorigrotta al Lungomare, dal centro direzionale a Massa, da Sant’Anastasia a Orta d’AteIla. Sempre lo stesso il modus operandi, come emerge dalle indagini, e sostanzialmente articolato in quattro mosse. Primo passo: l’individuazione dell’auto da rubare, solitamente parcheggiata in strada. Secondo: forzatura del meccanismo di accensione del veicolo. Terzo, mentre la macchina rubata guidata da uno dei complici si allontana, gli altri la scortano a bordo di veicoli d’appoggio, e in ultimo la vettura viene portata in capannoni già individuati.