Per la prima volta nella storia i partenopei vincono cinque partite di fila in trasferta, riuscendo ad imporsi allo stadio Castellani di Empoli conquistando 3 punti molto pesanti nella lotta per il secondo posto in classifica. Le vittorie per sport-11gli azzurri in trasferta partono dal 21 gennaio, 1-2 contro il Milan, arrivando a Empoli, passando per Bologna, Chievo e Roma. Cinque su cinque, 15/15 punti raccolti. Cinque vittorie su cinque, che potevano essere addirittura otto su otto se non si fosse incappati nella super giornata di Bernardeschi al “Franchi” lo scorso 22 dicembre. Restano, in ogni caso, sette vittorie e un pareggio: ventidue punti su ventiquattro.
Altro dato importante di questa partita è sicuramente il crollo dello storico tabù del Castellani, era infatti da 10 gare che il Napoli non riusciva ad espugnare questo stadio, nemmeno ai tempi d’oro di Maradona l’impresa era riuscita agli azzurri.
I numeri sono a favore della squadra di Maurizio Sarri ma in casa Napoli si respira aria di tensione, ciò lo si avverte anche dalle parole del Capitano Marek Hamsik che così commenta ai microfoni di Premium a fine gara: “Siamo contenti per la vittoria ma così non si cresce, non possiamo regalare un tempo e rischiare di non vincere”.
Nel primo tempo il Napoli sembra infatti avere la partita in pugno, doppietta di Insigne e perla del belga che dopo aver sbagliato un rigore si rifà mettendo a segno un gol di potenza che il portiere avversario pur avendo intuito la traiettoria non riesce a bloccare.
La partita parte con un calcio di rigore parato agli azzurri, infatti dopo pochi minuti dal fischio d’inizio Skorupski è riuscito a respingere con i piedi il calcio di rigore di Mertens, che lo stesso attaccante belga si era procurato rubando la palla a Costa obbligato al fallo e graziato da Damato che si limita a concedere il rigore senza estrarre il cartellino rosso, l’episodio però non carica abbastanza la squadra di casa, infatti dopo qualche minuto gli azzurri vanno in Gol con Insigne.
Il magic moment di Lorenzo Insigne, appena richiamato in Nazionale da Ventura, è continuato pure al Castellani. È stato infatti l’attaccante di Frattamaggiore a spezzare l’equilibrio dopo 19′, sfruttando con un tiro ravvicinato una respinta corta e goffa del solito Costa, in giornata disastrosa.
Partita già finita, hanno pensato un po’ tutti, anche perché l’avvio della ripresa non ha riservato emozioni per un bel po’: con gli azzurri a fare solo accademia e l’Empoli incapace di reagire.
Ma gli azzurri come sempre si complicano la vita da soli e nella ripresa la squadra di Martusciello segna con El Kaddouri e Maccarone dal dischetto, ennesimo calo di concentrazione per gli azzurri. Il Napoli ha rischiato di andare nel pallone, complice l’impatto mediocre sulla gara di Giaccherini e Milik, subentrati a Insigne e Mertens. È bastato infatti un calcio di punizione concesso agli avversari dal limite (fallo di Callejon) per riaprire la gara (25′ st), con il gol dell’ex di El Kaddouri.
Il terzo rigore della mattinata, per un contatto netto tra Ghoulam e Krunic, ha permesso a Maccarone (36′) di accorciare ulteriormente le distanze e costretto Reina e compagni a penare fino al quarto minuto di recupero.
Ora ci sarà la sosta per le Nazionali, ma poi agli azzurri aspetta un tour de force da non sottovalutare, il 2 e il 5 aprile i partenopei giocheranno per due volte di fila al San Paolo(una in Campionato e una in Coppa Italia) contro gli avversari di sempre, la vecchia signora del calcio italiano, biglietti esauriti a poche ore dalla messa in commercio a dimostrazione dell’amore che i tifosi nutrono per la magli azzurra, in città non si parla che di questo e beh, le polemiche del post partita sembrano già dimenticate, ora tocca alla squadra, superare i malumori facendone però tesoro, bisogna guardare avanti e maturare in queste ultime battute di campionato la mentalità vincente per evitare risultati beffardi.
Non basta segnare tanto, serve non subire gol mettendo il risultato in cassaforte partita dopo partita.