L’isola, tra le mete preferite dai turisti russi, offre variegate esperienze nei primi mesi autunnali, compreso un festival filosofico dedicato a Dio
Scemata la folla agostana, le coste di Ischia si popolano di yacht e ospiti fuori stagione. Soprattutto dal Nord, visto– come segnala l’Enit – che l’isola è tra le mete preferite per i turisti russi in cerca di clima temperato e soprattutto di un’offerta termale che affonda le proprie radici nella storia. Qui soggiornò per due volte Iosif Brodskij, premio Nobel per la letteratura, che dedicò, nel 1993, una poesia all’isola.
Ischia offre infatti un’esperienza sofisticata e pop ad un tempo, assicurando una permanenza all’altezza delle aspettative al turista che ama l’atmosfera familiare dell’isola, e a chi approda in yacht per coglierne il lato più esclusivo. L’isola più grande del Golfo di Napoli è ricca di attrattive: dal Castello Aragonese, fatto costruire dal tiranno Gerone di Siracusa nel 474 aC, al Museo Archeologico di Pithecusae, dalla pace del giardino botanico La Mortella, realizzato dal musicista William Walton, al piacere di escursioni nel Bosco della Maddalena o al Monte Epomeo.
E settembre è anche un ottimo momento per godere di esperienze culinarie tra i grandi ristoranti stellati e l’evento benefico Ischia Safari – lanciato dagli chef ischitani Luciano Palamaro e Nino Di Costanzo – che il 15 e 16 settembre porta sull’isola quasi 200 interpreti della cucina italiana tra chef, pizzaioli, pasticcieri e artigiani del gusto.
Terme sofisticate e pop
Frequentata già dal IV secolo aC, Ischia – e in particolare la zona di Lacco Ameno – è stata una delle località termali più amate dai patrizi della Roma imperiale. Nel XIX secolo la Regina Isabella, moglie di Ferdinando di Borbone, ribattezzò con il proprio nome le terme di Santa Restituta, ristrutturate e ampliate negli anni ‘50 con la costruzione dell’Albergo della Regina Isabella per volontà di Angelo Rizzoli. L’editore e produttore, incantato dall’isola, ne ha fatto un luogo di mondanità cosmopolita capace di attrarre divi come Richard Burton, Liz Taylor, Maria Callas, Alberto Sordi e William Holden. E oggi rimane una meta glamour per l’eleganza degli arredi in stile anni ’50 alternati a elementi di design moderno e quadri di artisti contemporanei. Oltre a tutti i servizi di un 5 stelle superior – dalle quattro piscine ai due moli attrezzati, dai campi da tennis alla ristorazione stellata – l’albergo è meta ideale per frequentare le piscine termali e la Medical-Spa con talassoterapia.
Tra piscine e spiaggia sulla baia, il parco è popolato da piante mediterranee come mirto, olivo, sughero, ma anche di essenze australiane o americane integrate nell’insieme. Sono stati recuperati terrazzamenti e muri a secco, sono state inserite cadute d’acqua sulle balze e nuove esperienze termali, oltre ad opere di arte contemporanea firmate da Arnaldo Pomodoro, Giuseppe Maraniello, Lucio del Pezzo, Laura Panno, Gianfranco Pardi e Simona Uberto. E al Negombo anche l’esperienza gastronomica è di ottimo livello, grazie allo chef Emmanuel Di Liddo che governa la cucina del ristorante Al FuGà (da segnalare anche la pasticceria della giovanissima Camilla Elia).

Chef di ritorno nell’isola gourmet
Ischia è soprattutto patria di sapori straordinari, anche se gli chef di fatto sono presenti sull’isola da aprile a ottobre (solo qualcuno anche nel periodo natalizio). Se dunque è un’isola felice per gli appassionati gourmand, i due stellati ischitani doc fanno di Lacco Ameno una meta che offre esperienze stimolanti per gastro-curiosi.
Cenare al 2 stelle Daní Maison è un’esperienza a tratti surreale. I piatti disegnati dallo chef Nino Di Costanzo sono blocchi di vetro pesanti come mattoni, sono forme sinuose di stagno e sfere di vetro colorato, affiancate da beute e provette rubate dal laboratorio di un alchimista. Di Costanzo – cresciuto alla corte di grandi maestri come Marchesi e Arzak – è tornato a Ischia dopo aver guadagnato due stelle al ristorante Il Mosaico dell’Hotel Manzi di Casamicciola Terme. Nel 2016 ha aperto Daní Maison nell’antica casa ischitana proprietà di famiglia e le due stelle Michelin sono arrivate subito dopo.
I suoi piatti sono un mélange mai azzardato di tradizione e curiosità, passando dallo scampo accostato a mela verde e lime alla tartare di mazzancolla alla puttanesca, dal calamaro arricchito di pasta d’arancia e arancia candita e abbrustolita alle linguine aglio, olio, crema di pinoli e ricci di mare, spaziando poi nello stesso menù-degustazione dalla faraona al branzino alla mozzarella di bufala. E il gran finale è un dessert a forma di circo che il maestro allestisce letteralmente davanti agli occhi dell’ospite seduto al tavolo, incantato.
L’executive chef del Regina Isabella, l’altro ischitano di ritorno Pasquale Palamaro, firma invece il menù sofisticato del ristorante gourmet Indaco (1 stella Michelin). Affacciandosi su una piccola baia, scegliendo suggestioni mediterranee fascinose, gli ospiti possono gustare un menù esclusivamente a base di pesce che gioca molto sulla presentazione. I piatti sono curiosi, dalla triglia fritta in crosta di patate alle chips di tapioca al nero di seppia, dal classico aculeo costituito da un fascio di pasta sottile al nero di seppia con una tartare di ricciola e limone salato all’interno, servito su un letto di mozzarella, fino alla trilogia di risi: il carnaroli mantecato come base, il venere grattugiato e il canadese selvaggio condito con bottarga e limone. E il sommelier garantisce un perfetto pairing, con particolare attenzione alla valorizzazione dei vini prodotti direttamente a Ischia.
Spazio alla filosofia e allo yoga al Castello Aragonese
Dal 22 al 29 settembre riapproda all’isola, con una appendice il 3-5 otttobre a Napoli, la quinta edizione del festival di filosofia “La Filosofia, il Castello e la Torre – Ischia and Naples International Festival of Philosophy” che quest’anno propone come tema “Dio -God”. Con un ricco programma di mostre concerti, laboratori, 100 incontri con relatori internazionali che portano i grandi temi della filosofia vicini al pubblico (turisti compresi) e lezioni di yoga e tai chi al tramonto con vista sul Castello Aragonese.