Una passione può trasformarsi in una ragione di vita, in un percorso teso a coocscere la diversità dei popoli ponendo attenzione a quei gruppi tribali ancora esistenti e minacciati dalla modernità e dalla globalizzazione. Una passione può nati-1essere quella di un viaggio, dell’incontro con l’altro, che inconsapevolmente ti trascinano in un’esperienza unica e ti segnano la vita. E’ quello che è successo a Mario Aurino, viaggiatore in solitaria, che con il suo zaino in spalla e l’inseparabile obiettivo, ha selezionato 50 scatti di vita quotidiana tra i tanti realizzati in ben 12 Nazioni dell’Africa. Partendo da Alessandria d’Egitto fino a Cape Town, in 95 giorni, il suo viaggio è stato percorso interamente via terra, senza le comodità di un mezzo proprio, ma utilizzando quelli pubblici dei luoghi visitati. Mario può essere definito un fotografo viaggiatore, che ha maturato esperienza e riflessioni che portano a guardare oltre le generalizzazioni e semplificazioni del Continente Africano. La sua esperienza, è racchiusa in una mostra fotografica a sostegno della raccolta fondi per il Progetto Nutri Africa, di cui è presidente il ricercatore Universitario Dott. Vincenzo Armini. Il progetto è in partnership con il Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II, per la realizzazione di un impianto alimentare sperimentale a Gulu in Uganda. L’obiettivo è quello di ottenere un alimento speciale economico e riproducibile in loco, per contrastare la malnutrizione infantile dei bambini al di sotto dei cinque anni. La costruzione dell’impianto alimentare, si inserisce nella decennale collaborazione dell’Università di Napoli Federico II e la Gulu University, in Uganda (progetto GuluNap). L’esposizione fotografica, sarà l’occasione per ammirare scatti semplici di vita quotidiana e foto documentaristiche, che pongono particolare attenzione ai gruppi tribali e alla valorizzazione delle varie realtà nati-2antropologiche, che ancora resistono con i loro riti e tradizioni nonostante l’elevato rischio di estinzione della propria cultura. Molto suggestive sono le foto che ritraggono i bambini dove è inevitabile evidenziarne le precarie condizioni di vita. A completare la mostra è la bellissima sezione di foto in bianco e nero e, l’ esposizione di alcuni scatti concessi dal grande fotografo portoghese Antonio Mesquita del Madagascar. Mario Aurino rifacendosi all’introduzione del libro “Ebano” del giornalista , scrittore e viaggiatore polacco Ryszard Kapuscinnski ha commentato: – Questa non è una mostra sull’Africa, ma su alcune persone che vi abitano, sui i miei incontri con loro, sul tempo trascorso insieme. E’ un continente troppo grande per poterlo descrivere. E’ un vero e proprio oceano, un pianeta a parte, un cosmo eterogeneo e ricchissimo. E’ solo per semplificare, per pura comodità che lo chiamiamo Africa. In realtà a parte la sua denominazione geografica, l’Africa non esiste. La vita di questa gente è una fatica, un tormento che tuttavia sopporta con incredibile serenità e resistenza. Ed infatti l’Africa esiste perché resiste.- La mostra, curata da Annamaria Guida, si snoda nel viaggio del continente africano dal Senegal alla Guinea -Bissau, dai tuareg del deserto del Sahara al Lago Malawi, dalle coste dell’Oceano Indiano, alle foreste dell’Uganda, passando per i gruppi tribali che abitano il Sud dell’Etiopia, il Kenia, le falde del Kilimangiaro in Tanzania. Promossa dal Forum dei Giovani di Portici la mostra fotografica sarà esposta nella incantevole Villa Fernandes , Via Armando Diaz, Portici giovedì 9 febbraio dalle 17:00 alle 22:00 e venerdì 10 febbraio dalle ore 9:00 alle ore 22:00. La presentazione è alle ore 20:00 per info: marioaurino@live.it
+ 393407718886
Ingresso gratuito

A cura di Natascia Caccavale