A Torre del Greco, in provincia di Napoli, il leader della Lega Matteo Salvini ha dovuto terminare
in tutta fretta il suo intervento. Appena cinque minuti. Contro
di lui fischi, slogan ed anche qualche lancio di pomodori. Nella
cittadina del corallo avrebbe dovuto visitare le aree mercatali
di largo Santissimo e passeggiare in via Salvator Noto, ma le
tensioni – con un corteo composto da almeno un centinaio di
manifestanti – hanno consigliato ai responsabili del servizio
d’ordine di puntare direttamente al gazebo dove pero’
l’intervento di Salvini e’ stato interrotto e coperto dalle urla
dei contestatori.
“‘Eccoli gli amichetti di De Luca – ha risposto dal palco
Salvini a un gruppo di giovani manifestanti – non hanno una
mazza da fare dalla mattina alla sera: reddito di cittadinanza e
nulla piu’ . Eccoli li’ . Noi preferiamo la Campania del lavoro, del
mare, dell’artigianato, del corallo, della bellezza e della
tradizione. Chi lancia pomodori, insulta e minaccia non
protesta, e’ un incivile”. “Tornero’ ad incontrare le persone per
bene, che sono la maggioranza delle persone pacifiche,
silenziose e laboriose di questa citta’ ” ha aggiunto.
Salvini ha trascorso in Campania l’intera giornata, impegnato
in un lungo tour elettorale a sostegno di Stefano Caldoro,
candidato governatore del centrodestra: in una delle tappe, a
Vietri sul Mare, c’e’ stato l’incontro con Antonio Tajani e
Giorgia Meloni, a loro volta impegnati in diverse localita’ . Voto
regionale in primo piano, nella giornata che vede riaccendersi
nella Lega il dibattito sul referendum. Giancarlo Giorgetti ha
annunciato che votera’ “convintamente no”. “Un semplice taglio
dei parlamentari in assenza di altre riforme e’ improponibile. Il
sistema maggioritario, visto che si parla tanto di Europa, ha
sempre funzionato benissimo. Tagliare del 40% i parlamentari
darebbe un potere senza limite alle segreterie di partito,
limitando di parecchio la volonta’ popolare. E’ una deriva da
evitare con forza”, ha detto l’ex sottosegretario.
Il leader della Lega ha fatto tappa a Pompei, visitando gli
scavi, poi a Gragnano incontrando una azienda produttrice della
pasta nota in tutto il mondo: “Valorizzare le eccellenze, la
Campania e’ la regione della bellezza, dell’arte, della
tradizione”. Altro appuntamento a Giugliano, nel sito di Taverna
del Re dove sono stoccate da anni tonnellate di ecoballe di
rifiuti: “E’ intollerabile che la Campania sia prigioniera delle
ecoballe e delle balle di De Luca”.
A chiusura della giornata, comizio a Napoli in una
affollatissima piazza Matteotti mentre un robusto cordone di
forze dell’ordine teneva a distanza i militanti dei centri
sociali impegnati in un corteo di protesta. Una ventina di
manifestanti sono riusciti a fischiarlo dall’estremita’ della
piazza: “Lo dico anche a voi, la droga fa male, meglio il
vino”, ha replicato il leader della Lega. Poi la citazione di
Benedetto Croce: “La violenza e’ segno di debolezza”. “E’ per
questo – ha aggiunto – che la sinistra ha gia’ perso”. Un grazie
infine al sacerdote campano che gli ha inviato un Rosario uguale
a quello strappatogli due giorni fa nell’aggressione a
Pontassieve. Domani mattina Salvini sara’ ad Ariano Irpino
(Avellino) per poi spostarsi in Basilicata e in Puglia.
La contestazione di Torre del Greco intanto approdera’ in
Parlamento. Il deputato Edmondo Cirielli (Fdi) ha annunciato che
presentera’ una interrogazione e chiede le dimissioni del
ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, se non sara’ garantita
la liberta’ di espressione politica. “Non e’ la prima volta che si
verificano episodi del genere nella nostra regione. Per questo
chiediamo l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio
Mattarella: e’ inaccettabile che si impedisca all’opposizione di
fare liberamente la campagna elettorale. Contemporaneamente,
auspichiamo che le Procure della Repubblica competenti indaghino
fino in fondo per verificare se dietro a queste azioni violente
vi sia una regia ben precisa”, ha aggiunto Cirielli.

 Salvini a Napoli, un migliaio in piazza lo attendono
Sono un migliaio circa i
sostenitori della Lega in attesa del comizio di Matteo Salvini
in piazza Matteotti, a Napoli. Bandiere della Lega, qualche
tricolore, e palloncini bianchi con la scritta “processate anche
me”. A supportare il servizio d’ ordine ragazzi e ragazzi con la
pettorina “Gilet bianchi”. A 200 metri di distanza, divisi da un
robusto cordone di agenti del reparto Mobile, ci sono gli
appartenenti ai Centri sociali e militanti di sinistra che hanno
spiegato uno striscione con la scritta “Salvini-Covid 19”.