Sono circa 33 milioni gli adulti a rischio malnutrizione in tutta Europa, 700 mila solo in Italia, con costi sociali stimati in 120 miliardi di euro, superiori a quelli dell’obesita’. Ma pur essendo molto sentita dai pazienti e fondamentale per una salute-1migliore risposta al trattamento, una corretta nutrizione clinica e’ ancora un aspetto troppo spesso sottovalutato, anche dagli specialisti di riferimento. E’ questa in sintesi la conclusione del simposio dal titolo “Alimenti a Fini Medici Speciali: dalla costo-efficacia ai percorsi assistenziali” organizzato da AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari) in occasione del congresso SINPE (Societa’ Italiana di Nutrizione Artificiale e Metabolismo). Vittoria D’Incecco (componente della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati) ha presentato una proposta di
legge quest’anno con altri 38 deputati per favorire una corretta nutrizione clinica e combattere la malnutrizione attraverso la detraibilita’ fiscale, al pari delle altre spese mediche, degli Alimenti A Fini Medici Medici Speciali. Il provvedimento allineerebbe l’Italia ai piu’ importanti Paesi europei e avrebbe un onere per l’erario pari a 6,6 milioni di euro per tre anni, ampiamente compensati dal risparmio in termini di costi sociali e dai benefici forniti a moltissimi cittadini che soffrono di importanti patologie quali tumori, disturbi neurologici o ictus, malattie respiratorie e demenza. Uno scenario confermato anche da Isabella Cecchini, Direttore Ricerche sulla Salute, GfK che ha presentato una inedita ricerca condotta sulle associazioni pazienti e promossa da AIIPA che ha indagato il valore percepito degli Alimenti a Fini Medici Speciali. Secondo le realta’ intervistate, i problemi nutrizionali che gli Alimenti a Fini Medici Speciali contribuirebbero a risolvere, possono avere un impatto sui tassi di mortalita’ e sulla progressione della malattia: nella SLA, ad esempio, possono accentuare la perdita di massa muscolare mentre nei malati oncologici possono comportare l’interruzione delle cure.