Dimostrazione che lo Stato è presente e a sostegno e a salvaguardia del nostro territorio e a tutela del nostro eccezionale appeal turistico che va difeso e valorizzato ulteriormente da tutti noi – è quanto dichiara il presidente dell’Abbac Agostino Ingenito – Napoli non è Kabul e seppur l’esplosione della bomba ha destato preoccupazione e sconcerto in tutti noi, siamo sicuri che Gino Sorbillo dimostri con la sua iniziativa oggi quanto è importante ritornare subito alla normalità come segnale di partecipazione collettiva di speranza e determinazione a contrastare fenomeni ed azioni che rischiano di danneggiare il faticoso lavoro svolto in questi ultimi anni verso l’eccezionale valorizzazione culturale e turistica della città. Nell’evocare ulteriori e maggiori attività di controllo e presidio sul territorio, condividiamo la necessità che tutti gli enti facciano la loro parte. Il centro storico di Napoli è oggi una destinazione turistica con flussi quotidiani di viaggiatori, ecco perché è necessario compiere tutti gli sforzi per garantire sempre più sicurezza, decoro e manutenzione. Sollecitiamo le forze dell’ordine ad una più estesa attività di contrasto alla micro criminalità e chiediamo al Comune di attuare in tempi stretti il progetto Unesco rendendo disponibili quelle risorse destinati ai privati per il rifacimento delle facciate. Quel progetto Sirena di alcuni anni fa garantì il primo vero avvio di quel rinascimento del centro storico che ora va ulteriormente continuato, garantendo altresì servizi di accoglienza, pubblica illuminazione adeguata e soluzione di annose problematiche urbanistiche e sociali. Il turismo è infatti un segmento economico rilevante per la città e sta garantendo, al netto delle storture di abusivismo e speculazioni da contrastare, un’occasione per molte famiglie sfibrate da una lunga crisi economica, attutita proprio grazie a questi importanti flussi turistici che stanno interessando la città.