Le vaccinazioni anti-Covid riaccendono la speranza di tornare ad una vita normale e ci sono
i primi segnali di rallentamento del disagio psichico causato
dalla pandemia. In occasione della Giornata Mondiale della
Salute Mentale del 10 ottobre, promossa dall’OMS e dedicata alle
disuguaglianze, la Societa’ Italiana di Psichiatria (SIP)
sottolinea l’impatto delle disparita’ generate dall’epidemia
sulla salute mentale ma evidenzia al contempo l’effetto
psicologico positivo dell’immunizzazione.
“La pandemia di Covid-19 ha comportato fin da subito un
inasprimento delle disparita’ gia’ esistenti, con maggiore
incidenza ed esiti della malattia nelle fasce piu’ deboli –
dichiarano Massimo di Giannantonio ed Enrico Zanalda,
copresidenti della Sip -. Le diseguaglianze generate dalle
conseguenze del lockdown hanno avuto riflessi anche sulla salute
mentale, aumentando il disagio psichico soprattutto tra le fasce
piu’ fragili della popolazione, con minor accesso alle cure e ai
servizi di cui tuttora si avvertono i contraccolpi”. Tuttavia
iniziano a intravedersi nella salute psichica della popolazione
generale alcuni cambiamenti successivi alla vaccinazione
anti-Covid. “Stiamo sperimentando i primi segnali di una
riduzione di un certo grado di ansia e depressione da pandemia –
spiegano gli esperti -. La popolazione inizia a sentirsi piu’
fiduciosa nei confronti del futuro e sicura di uscire dai
catastrofici effetti del Coronavirus, specie ora che sono
disponibili i vaccini anti-Covid che fanno sperare di
allontanarci dal rischio di un nuovo ‘ottobre rosso’ di nuovi
isolamenti”.