Folla all’evento “La Flotta di Carta”, l’idea di Procida Capitale Italiana della Cultura di un
tentativo di navigazione simbolico che si e’ concluso a meta’
strada rispetto all’obiettivo di uno sbarco ai Campi Flegrei: il
grande origami di carta con cui l’artista tedesco Frank Bölter,
aiutato da centinaia di bambini isolani, si e’ fatto portavoce
stamattina di un forte messaggio di integrazione e speranza,
simboleggiando la fragilita’ delle imbarcazioni che ospitano i
viaggi dei migranti dalle sponde dell’Africa all’Italia, non e’
riuscito infatti a compiere la traversata del braccio di mare
che separa l’isola dalla terraferma.
“Sono contento di aver lanciato, con la grande
partecipazione dei bambini, il mio messaggio di accoglienza”, ha
detto Bölter, che si e’ imbarcato indossando un vestito
elegantissimo sul suo origami (lungo circa nove metri per due e
mezzo di larghezza e altrettanti d’altezza), dopo averlo
costruito in collaborazione con gli studenti degli istituti
isolani Capraro e Caracciolo. In contemporanea i bambini
dell’isola insieme con quelli di alcuni istituti della
terraferma hanno presentato le loro barchette, realizzate in
materiali ecosostenibili a margine di un percorso di lettura e
di scrittura creativa sui temi dell’inclusione, dell’accoglienza
e della cooperazione. Le barchette sono state poi recuperate con
l’ausilio di volontari e di una rappresentanza dell’area marina
protetta Regno di Nettuno e delle associazioni ambientaliste del
territorio. Un unico grande evento si e’ cosi’ sviluppato a
Procida, Pozzuoli, Monte di Procida e Bacoli.
“Quel che vogliamo dimostrare e’ che i problemi del mondo
possono essere risolti con la forza della comunita’ “, ha
sottolineato Frank Bölter. “Da Procida e’ partito oggi un
messaggio importante, in linea con la visione di
un’amministrazione da sempre attenta alla sostenibilita’
ambientale e a valori come accoglienza e integrazione, che ci
hanno suggerito negli anni scorsi l’apertura del nostro Sprar,
con un percorso di accoglienza diffuso per migranti”, ha detto
il sindaco di Procida, Dino Ambrosino.