In realtà, come spiega la Treccani, la loro dicitura corretta èpompon: “‹põpõ′› s. m., fr. [in origine, voce infantile]. Fiocco, nappa di lana, di seta o altro, usati come guarnizione di berretti o abiti e, nell’arredamento, come finitura di tendenza 1cordoni, passamanerie e sim. In funzione appositiva, sono chiamate ragazze pompon (per traduz. dell’ingl. pompon girls) quelle che, spec. in America, sostengono le squadre maschili ai bordi del campo negli incontri sportivi, ornate vistosamente di nappe colorate. Sono in uso in Italia anche gli adattamenti pon-pon e pompò (più raro pompóne)” Ma perché riparliamo di loro? Perché quest’anno è (di nuovo) arrivato il loro momento, con un revival anni 70 che – senza nessuna sorpresa viste le ultime stagioni – come per ilpatchwork, i jeans a vita alta e i blazer color cammello ha rivestito di atmosfere Seventies le collezioni della Primavera Estate 2016prontamente indossate dalle prezzemoline degli scatti di streetstyle già dal 2015. In realtà, come ricorda giustamente Il Post citando un articolo del Wall Street Journal, una sorta di pioniera del revival è stata Nicky Minaj, che si presentò alla sfilata di Carolina Herrera Primavera Estate 2012 alla settimama della moda di New York rivestista di pon-pon, per poi accomodarsi in prima fila accanto ad Anna Wintour. Dall’abbligiamento agli accessori, a decretare di nuovo il loro successo è poi arrivato anche Karl Lagerfeld con i suoi cosiddetti bag charms in pelliccia. Ancora prima, John Galliano ha abbinato alla sua collezione Autunno Inverno 2009/2010 altissimi plateau in legno adornati di morbidi pon-pon, tornati ora sulle calzature estive (vedi i sandali di Aquazzura e quelli con tacco bassodi Dolce & Gabbana) ma anche trasformati in orecchini pon-pon taglia XXL come quelli lilla del brand Tuleste indossati da Tavi Gevinson a febbraio 216. Insomma: anche quest’anno c’è un accessorio perfetto per essere riportato alla luce direttamente dal baule della nonna ed essere indossato senza sembrare troppo vintage. Sfogliare la gallery per credere!

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