Premiato a Parigi l’italiano Alessandro Capucci per il miglior lavoro scientifico su arresto cardiaco e sport che la Rivista scientifica anglosassone Heart e il British Cardiovascular Society ha deciso di premiare come il
piu’ importante per l’anno 2018/2019 per la cardiologia mondiale. Capucci, direttore della Clinica Cardiologia e Aritmologia dell’Universita’ Politecnica delle Marche – Ospedale Torrette di Ancona, e’ fondatore e promotore del Progetto Vita di Piacenza che si prefigge da 20 anni di salvare chi viene colpito da arresto cardiaco, fuori dagli ospedali, con la defibrillazione precoce e capillare, insistendo nel voler far posizionare in tutti i luoghi pubblici (bar, scuole, palestre, stadi, campi sportivi, negozi e condomini etc. etc) un defibrillatore automatico che possa essere usato da chiunque per il primo soccorso, in attesa che arrivi l’ambulanza. In base ai dati, come riferisce una nota che annuncia il premio, il 93% delle persone che hanno avuto arresto cardiaco in strutture in cui era presente il defibrillatore automatico si sono salvate. Nelle strutture dove non esiste il defibrillatore si salva solo l’8%. Il lavoro, dal titolo ‘Outcomes after sudden cardiac arrest in sports centre with and without on-site external defibrillators’ e’ il risultato di 15 anni di studio e di casistica sugli eventi di arresto cardiaco avvenuti a Piacenza nei centri sportivi. Il risultato e’ che “senza il defibrillatore, in attesa dell’ambulanza, su 11 persone che hanno avuto un arresto cardiaco mentre giocavano o si stavano allenando, purtroppo solo una si e’ salvata – spiega il prof. Capucci, responsabile scientifico del lavoro premiato – nei centri in cui esisteva il defibrillatore, su 15 casi di arresto cardiaco, solo un paziente e’ deceduto. Il nostro lavoro ha quindi suscitato una enorme attenzione a livello internazionale perche’ mostra risultati eclatanti. Risultati che sono serviti anche per far approvare la legge, l’unica legge votata all’unanimita’ dall’attuale Parlamento, ora e’ in attesa di essere approvata anche al Senato, che sancisce l’utilita’ di avere a portata di mano il defibrillatore, presente in quasi tutte le ambulanze e in tutti i centri ospedalieri, che ormai e’ una macchina dall’algoritmo intelligente, in grado di far ripartire il cuore di chi e’ in arresto cardiaco, seguendo semplicemente le istruzioni per l’uso”.