Le mete estere più gettonate dagli italiani

secondo l’Osservatorio della Borsa internazionale del Turismo. Cresce il turismo “esperenziali” che diventa anche racconto social da condividere grande occasione dell’anno per fare una vacanza o un viaggio, anzi sono un vero e proprio anticipo delle “fughe esitive” complice il calendario e il bel tempo. Secondo le tendenze che emergono dall’Osservatorio di Bit, la Borsa Internazionale del Turismo di Fiera Milano in programma dal 9 all’11 febbraio 2020 a fieramilanocity, sempre più attiva nell’individuare i nuovi orientamenti del consumatore, isi distinguono, in particolare, le destinazioni all’estero.
Tra le mete più desiderate e acquistate dai vacanzieri pasquali il Sud del Mediterraneo, con il ritorno del Mar Rosso, una destinazione consolidata dell’Egitto vicina all’Italia e delle sue località di punta Sharm el-Sheik, Marsa Alam, che tornano a richiamare turisti amanti del mare. Anche la Spagna, con Fuerteventura, nelle Canarie è tra le mete più popolari del momento.
Verso Israele, con la sua varietà di offerta – sospesa tra cultura, spiritualità e contemporaneità – si muove un numero crescente di viaggiatori diretti soprattutto a Gerusalemme, che a Pasqua accoglie i fedeli in preghiera e si anima dei riti di questoCosì, grazie a una formazione sempre più attenta alla customer satisfaction, il personale degli alberghi di ogni dimensione punta oggi a far sentire il viaggiatore un protagonista, e i servizi presenti nelle strutture ricettive – non solo nei grandi hotel – consentono di trovare durante il soggiorno angoli di benessere e di scoprire piccoli piaceri da ricordare: spa e spazi wellness sono sempre più diffusi, il design e le forme degli ambienti, mentre si moltiplicano i servizi offerti, dentro e fuori l’albergo.
Crescono anche nuove forme di ospitalità extralberghiera, che declina in modo differente il valore dell’esperienza, offrendo al viaggiatore la possibilità di entrare in contatto diretto con la gente del posto e sentirsi come a casa. Ma in questo speciale tipo di domanda-offerta, anche i turisti devono fare la loro parte: dimostrarsi attenti e responsabili nella convivenza con eventuali altri ospiti di alloggi vicini e sapersi adattare alle dinamiche del posto. Informarsi per tempo e comprendere che la filosofia di questo tipo di turismo è molto diversa da quella dell’ospitalità classica è fondamentale, per “mettersi in gioco” e dimostrarsi collaborativi e aperti a una nuova esperienza, che ha come ingrediente principale la condivisione e la relazione con l’altro.
Il turismo esperienziale è dunque una sfida sempre nuova per le strutture tradizionali e per le nuove realtà ricettive, e richiede un’attenzione sempre più forte e personalizzata al cliente e alle sue esigenze da parte dei gestori e del personale. Una visione originale che trasforma il turismo in uno strumento di relazione, prima che una meta