Il concerto per la pace in Siria Paestum, trionfo di Muti nella magia dei templi Donatella Longobardi e Stefano Valanzuoio . Una magia che già l’altra sera, durante la prova generale, aveva suggestionato il maestro napoletano che aveva fermato le note della Sinfonia di Beethoven per lasciar spazio ai versi di Di Giacomo, «Luna nova», recitati a memoria- Segno, se vi fosse ancora bisogno di conferme, del suo attaccamento alle radici e alla cultura di uomo del Sud. «Ho visto delle antiche incisioni di Piranesi, L’artista sosteneva che non è come si dice che sia l’Italiaad essere in debito con la Greda ma il contrario», spiega Muti che ¡eri mattina insieme con la moglie Cristina, presidente onorario del festival ravennate, ha visitato il museo archeologico di Paestum accompagnato dal direttore del parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel, che tra dieci giorni avrà la cittadina italiana dopo un lungo iter. Due ore di füll immersion nell’universo della Magna Grecia tra la celebre tomba del Tuffatore e gli altri reperti dove il maestro ha dato prova della sua perfetta conoscenza del greco e del latino, materie studiatea Napoli, al liceo Vittorio Emanuele dove frequentava le lezioni di mattina prima di spostarsi, il pomeriggio, nel vicino conservatorio del San Pietro a Mafella nella classe di pianoforte di Vincenzo Vitale. «Mi dispiace quando, in giro per il mondo sento parlare male dell’Italia e soprattutto del Sud, di fronte a questi esempi di grandezza dobbiamo essere fieri, sia noi del Sud che quelli del Nord, perché Paestum è un patrimonio che appartiene al Paese». In questo senso.poi.l’omaggio alla SiriaeaPalm ira, che con Paestum è gemellata, in una serata dedicata all’attivista Hevrin Khalaf e all’archeologo Khaied al-Asaad vittime del terrorismodell’isis.m un angolo delparterre c’è il dipinto di un’artista curda, Zehra Dogan, arrestata per un disegno su twitter e che in carcere ha dipinto col suo sangue e che ora dedica alla sofferenza delle donne la sua opera. Sul palco la voce di un’altra curda, Anyur Dogan, sedu- ce con i cano di protesta e dolore legati alla sua terra. Ad accompagnarla uno strumento a plettro che tanto ricorda i mandolini napoletani e i suoni del Mediterraneo. Muti ascolta commosso. Poi sale sul podio.