Stop alle gite scolastiche e alle feste private, con una “forte raccomandazione” a limitare anche
quelle in casa con piu’ di sei persone. E ancora, stretta sulla
movida e sui ricevimenti dopo le cerimonie e addio alle partite
di calcetto e basket tra amici. Prendono forma le misure del
governo per fronteggiare il rialzo dei contagi e nelle prossime
ore il presidente del Consiglio Giuseppe Conte firmera’ il nuovo
Dpcm.
E’ stato lo stesso premier, assieme ai ministri degli Affari
Regionali Francesco Boccia e della Salute Roberto Speranza ad
illustrare i nuovi interventi alle Regioni dopo aver ribadito, a
Taranto, le ratio seguita dal governo: interventi mirati ora per
evitare in futuro misure piu’ drastiche. “Escludo un lockdown
nazionale” ma “se la curva dovesse continuare a salire si
potrebbe pensare a dei lockdown circoscritti”. Per evitare di
richiudere tutto, pero’ , bisogna agire subito. Ecco perche’ il
Dpcm prevede comunque delle limitazioni che, come hanno ribadito
piu’ volte negli ultimi giorni fonti di governo vanno ad
impattare direttamente sulla vita delle persone.
FESTE: Uno dei punti piu’ controversi riguarda le feste
private. Nella bozza presentata alla Regioni il governo vieta
quelle nei locali aperti al pubblico ma rivolge anche una forte
raccomandazione per quelle nelle case private: se non si e’
conviventi non dovrebbero parteciparvi piu’ di sei persone. E’
stato lo stesso Conte a spiegare che nell’esecutivo la
riflessione “e’ ancora in atto” poiche’ alcuni ministri – Speranza
su tutti – vorrebbero vietare anche quelle in casa forti del
fatto che il 77% dei contagi avvengono in ambito familiare. Un
nodo che potrebbe essere sciolto nelle prossime ore dopo la
riunione tra il premier e i capi delegazione della maggioranza.
CERIMONIE: La bozza conferma invece le indiscrezioni che
erano uscite in questi giorni per quanto riguarda matrimoni,
comunioni, cresime e funerali: restano in vigore le regole dei
protocolli gia’ approvati per chiese e comuni ma viene messo un
limite massimo di 30 persone per gli eventuali ricevimenti
successivi.
ADDIO AL CALCETTO: Confermato anche lo stop agli sport
amatoriali di contatto. Significa niente piu’ partire tra amici
che non siano regolamentate. Il Dpcm salva infatti gli sport a
livello dilettantistico: potranno cioe’ continuare a svolgere le
attivita’ tutte quelle societa’ che abbiano adottato protocolli
per limitare i contagi.
NIENTE GITE: Una novita’ emersa nelle ultime ore riguarda
invece la scuola: saranno vietate, finche’ la situazione non
migliorera’ , gite scolastiche, attivita’ didattiche fuori sede e
gemellaggi.
MOVIDA: Arriva anche la stretta annunciata sui luoghi di
divertimento, per evitare assembramenti di giovani. Alle 21
scattera’ dunque il ‘divieto di sosta’ davanti a quei locali che
non offrono posti a sedere mentre ristoranti, pub e locali che
offrono servizio al tavolo dovranno chiudere a mezzanotte. Su
questo punto alcuni governatori hanno puntato i piedi e lo
stesso presidente dell’Anci Antonio Decaro ha chiesto di
“lasciare i locali aperti” anche oltre la mezzanotte, “perche’ se
uno sta seduto mantiene il distanziamento”. In ogni caso
aumenteranno i controlli con la circolare del Viminale che ha
ribadito l’invito a sanzionare quei bar, pub e ristoranti che
offrono le proprie sale per “attivita’ danzanti”.
IN MILLE NEI PALAZZETTI: Il Dpcm interviene poi sulle regole
per gli eventi sportivi. Non cambia nulla per gli stadi – dunque
alle partite potranno continuare ad assistere non piu’ di mille
persone, anche per i campi di serie A – mentre la capienza dei
palazzetti viene portata al 15%, anche se non si potra’ andare
oltre i mille spettatori. Salta dunque il limite delle 200
persone al chiuso
CINEMA E TEATRI: Limite che invece resta per cinema, teatri e
sale da concerto, come restano i mille spettatori all’aperto. In
un primo momento si era parlato di un taglio per questi settori,
ma e’ stato il ministro della Cultura Dario Franceschini dopo i
numerosi appelli del mondo dello spettacolo, a fugare i dubbi.
“Non esiste il rischio. Saranno confermati questi limiti con la
conferma della possibilita’ delle regioni di derogare. E le
deroghe concesse con ordinanze regionali verranno fatte salve
proprio con il Dpcm”
SMART WORKING: Il governo dovrebbe anche intervenire sullo
smart working, per potenziarlo e portarlo nella P.a.
dall’attuale 50% al 60-70%, con un invito ad un rafforzamento
anche nelle aziende private. Incentivo, quest’ultimo chiesto
anche dall’Anci per decongestionare i trasporti.
DAD E TRASPORTO LOCALE: E proprio il trasporto pubblico locale
e’ alla base della richiesta arrivata da alcuni governatori, a
partire da Luca Zaia. Se ci sara’ un intervento per ridurre la
capienza di bus e metropolitane deve essere attivata la
didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori. E’
probabile che la questione non finisca nel Dpcm ma il nodo dei
trasporti “esiste” ammette un ministro, mentre i tecnici
ribadiscono la loro richiesta, si torni al 50% della capienza.