Bar e ristoranti, resta il coprifuoco alle 22. Prima di tutto la possibilità per i presidenti regionali di mettere in dad il 40% dei ragazzi delle superiori. Una deroga alla quale sarà necessario ricorrere nella quasi totalità degli istituti scolastici, hanno già annunciato gli stessi Governatori. Resta confermato che dal 26 aprile si potranno liberamente varcare i confini delle re Si può andare sempre nelle seconde case Da lunedì prossimo dalle regioni gialle ci si può spostare liberamente per andare in altre dello stesso colore. Per varcare il confine di quelle arancione e rosse serve però il “green pass”, ossia o un attestato di completata vaccinazione o di avvenuta guarigione dal Covid o un tampone anche rapido. Per le visite a casa di parenti e amici dal 26 al 30 aprile vale la regola attuale: massimo in due (più minori e disabili a carico) e una sola volta al giorno. Dal 1° maggio al 15 giugno il limite è elevato a 4 persone, pur sempre una sola volta al giorno. Comunque con obbligo di ritirata alle 22 perché il coprifuoco resta fissato a partire da quell’ora e fino alle 5 del mattino. Le seconde case si potranno sempre raggiungere anche se in zona rossa, sempre che il contratto d’affitto o di acquisto sia antecedente al 14 gennaio e che a soggiornarvi siano solo i conviventi di una stessa famiglia zone gialle. Però le visitea parenti e amici continueranno ad essere contingentate: non più di una al giorno, anche se questa volta in 4 anziché massimo due persone. I confini delle regioni arancionie rosse potranno invece essere varcati dai possessori della “Green card”, antipasto di quella che farà il suo esordio europeo a giugno, costituita da uno dei certificati di avvenuta vaccinazione o guarigione dal Covid e di negatività al tampone. Ristoranti e bar riapriranno il 26 aprile anche la sera ma solo all’aperto e con rientro in tempo utile per non trasgredire il coprifuoco che resta alle 22. Dal 15 maggio ripartono fiere, convegni e congressi e i centri commerciali restano aperti anche nei week end. Prove generali di un ritomo alla normalità che passa ora per il rispetto delle regole.Nelle superiori resta anche la Dad Dal 26 aprile in asili, materne e scuole medie è assicurata la ripresa in presenza e i presidenti delle Regioni non potranno decidere di chiudere per proprio conto, salvo e dov e ricoverati. Infine il certificato di negatività a test rapido o molecolare. Quest’ultimo vale 48 ore dal suo rilascio mentre i certificati di guarigione e vaccinazione hanno una valenza di sei mesi. Al momento per varcare il confine delle regioni rosse e arancioni o per spettacoli basterà esibire uno solo di questi attestati in formato cartaceo che poi verranno caricati su appecard.— Vìa libera alla cena ma solo all’aperto Quello dei servizi di ristorazione è uno dei punti controversi del decreto, ma nonostante il pressing di Lega e Governatori la bozza ricalca quanto anticipato venerdì da Draghi e Speranza. Quindi dal 26 aprile nelle regioni in fascia gialla bar e ristoranti potranno servire solo ai tavoli è soltanto all’aperto òà anche la sera. Solo che bisognerà affrettarsi a consumare la cena o un aperitivo perché il coprifuoco impone di essere tutti a casa entro le 22. Resta senza limiti orari la ristorazione negli alberghi. Nelle re gioni arancioni e rosse bar e ristoranti restano chiusi tutto il giorno. Dal primo giugno i servizi di ristorazione riprenderanno anche al chiuso, ma sempre con consumo so lo al tavolo e lino alle 18, mentre si potrà cenare o consumare un drink al tavolo anche più tardi ma sempre soltanto all’aperto. Restano aperti bar e servizi di ristorazione negli autogrill delle autostrade, negli ospedali, in porti e aeroporti.— Postì preassegnatì e capienza al 50% Dal 26 aprile riaprono cinema, teatri e sale da concerto in fascia gialla. I posti dovranno essere tutti a sedere e preassegnati. Distanza interpersonale di almeno un metro tra persone non conviventi. «La capienza consentita non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata» e il numero degli spettatori non potrà essere superiore a 500 per gli spettacoli al chiuso, mille per quelli all’aperto. Dal 1° giugno in zona gialla si riaprono anche stadi e palazzetti per «eventi e competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale» dal Coni. La capienza non potrà essere superiore al 25% di quella massima autorizzata, fino a un limite di 500 spettatori al chiuso e mille all’aperto. Ma se la situazione epidemiológica lo consentirà si potranno accogliere anche più di 1,000 spettatori, purché in possesso della Green card. Deroga pensata per le partite degli europei di calcio.— In piscine e palestre con doccia a casa Da 26 aprile si torna a giocare a calcio, calcetto, volley e gli altri sport di contatto, anche se come chiesto dal Cts la doccia bisognerà farsela a casa perché gli spogliatoi restano off limits. Ovviamente restano consentiti all’aperto anche tutti gli altri sport, come il tennis o l’atletica. Dal 15 maggio, solo nelle zone gialle, riaprono le piscine all’aperto. Sempre con presenza in acqua contingentata piùo meno a un terzo della capienza perché ciascuno dovrà avere a disposizione almeno 7 metriquadri diacqua. Le regioni e le categorie interessate avrebbero voluto anticipare i tempi ma la roadmap degli sport fissa al 1° giugno e solo in zona gialla la riapertura delle palestre, sempre con ingressi contingentati per mezzo delle prenotazioni e con distanza di sicurezza di due metri quando ci si allena, uno quando si è a riposo. Anche nelle palestre porte sbarrate per l’accesso a spogliatoi e docce.— Napoli: Miriam, la bambina che durante il lockdown si esercitava nella Galleria Umberto, è entrata alla scuola di ballodel Teatro San Carlo