Si e’ aggrappata alla vita e, nonostante una malattia congenita per la quale aveva il cuore
fuori dal torace, e’ nata grazie ad un parto eccezionale che ha
impegnato oltre quaranta professionisti tra medici e infermieri.
E’ commovente la storia della piccola Chiara, nome di fantasia:
i genitori, padre indiano e mamma italiana, hanno appreso che
c’era qualcosa che non andava dopo una prima ecografia eseguita
in India e, per dare una chance alla figlia, si sono rivolti
agli specialisti dell’ospedale Infantile Regina Margherita di
Torino, dove le e’ stata anche rimossa una massa dalla cavita’
orale che ne avrebbe impedito la possibilita’ di respirare dopo
la nascita.
Affetta da Ectopia cordis, meno di un caso ogni milione di
nati vivi, Chiara e’ ora ricoverata preso la Rianimazione
pediatrica. Dovra’ subire altri interventi, ma le sue condizioni
sono stabili. “Fare previsioni e’ difficile, ma se continua a
dimostrare questa gran voglia di vivere, direi che puo’ giocarsi
tutte le carte per avere una qualita’ di vita buona”, dice
all’ANSA Fabrizio Gennari, direttore della Chirurgia pediatrica.
“Di malformazioni neonatali ci occupiamo tutti i giorni –
aggiunge – la particolarita’ in questo caso e’ stata la somma di
tanti problemi”.
La bimba e’ nata alla 38esima settimana, con un cesareo,
applicando la cosiddetta ‘Exit procedure’: solo testa del feto,
con la voluminosa massa di svariati centimetri protrudente dalla
bocca e’ stata estratta dall’utero materno, cosi’ da permettere
alla bimba di continuare a ricevere ossigeno dal circolo
placentare per il tempo necessario a chirurghi e rianimatori
pediatrici di intubarla e farla respirare. Solo a questo punto
la neonata e’ nata in sicurezza.
Su un secondo tavolo operatorio, i chirurghi hanno provveduto
a proteggere cuore e parte del fegato, che fuoriuscivano
all’esterno per via del difetto della parete addominale,
suturando la cute presente ai margini del difetto e rinviando a
un secondo tempo la ricostruzione definitiva. Tre giorni dopo le
e’ stata anche rimossa la massa dalla cavita’ orale. “Dovra’ subire
altri interventi ancora, uno gia’ la prossima settimana se le sue
condizioni si manterranno stabili – spiega ancora il dottor
Gennari – ma siamo fiduciosi. La situazione e’ complessa, ma
esistono possibilita’ consolidate di trattamento”. “Questa e’
l’ennesima dimostrazione – conclude Giovanni La Valle,
Commissario della Citta’ della Salute di Torino – che la Citta’
della Salute di Torino, grazie alla collaborazione
multidisciplinare e alle proprie competenze, si conferma tra le
eccellenze della Sanita’ italiana”.