Quella a Roma è stata una vittoria importantissima, fondamentale, ed emozionante ma, forse la tachicardia degli ultimi minuti mettono in risalto che la squadra necessita ancora qualche accorgimento per poter essere al TOP.
napoli-1La vittoria per 2 gol a 1 nella capitale sembra essere la migliore risposta che gli azzurri potessero dare alle tante critiche piovute dopo la partita in coppa Italia contro la Juventus. Il successo all’Olimpio non era per niente un risultato scontato da ottenere, anche perché, l’ultima partita in campionato degli azzurri al San Paolo contro l’Atalanta aveva lasciato intravedere qualcosa che non andava.
Il Napoli entra in campo alle ore 15.00 nell’anticipo della 27esima giornata di campionato, ad arbitrare Banti.
Nel Primo tempo Roma e Napoli giocano senza fronzoli e faccia a faccia, buoni i primi minuti del Napoli, gli uomini di Sarri sin da subito macinano gioco, offrendo trame di gioco interessanti e veloci, poi i giallorossi prendono il sopravvento e mettono in difficoltà gli azzurri, un paio di azioni pericolose di Nainggolan, ma la difesa azzurra tiene anche se con qualche patimento.
Da sottolineare sicuramente l’ottima prestazione di Rog che conferma di essere sempre più fondamentale per questo Napoli prendendosi di diritto il ruolo di protagonista su tutta la linea mediana riuscendo a vincere ogni duello con i giocatori avversari.
Per il primo gol si deve però attendere il 26’ minuto del primo tempo, quando il folletto belga con un pallonetto, supera Szczesny, sullo 0-1 il Napoli sembra prendere uno slancio ancora maggiore e, se non fosse per un fallo (che definire sospetto è poco) fischiato dall’arbitro Banti, la prima frazione di gioco si sarebbe chiusa con una doppietta di Metrens.
Il secondo tempo inizia meglio del primo, il Napoli trova il raddoppio, complice un erroraccio del giallorosso Fazio, Rog ruba palla che arriva a Hamsik che serve Insigne che mette in mezzo arriva Mertens che sigla il due a zero, quelli di Mertens sono il diciassettesimo e il diciottesimo gol in una stagione al top.

La Roma non reagisce e il Napoli tiene botta sfiora il tre a zero più volte una dopo uno sfondamento di Rog, poi Reina regala l’opportunità a Salah di calciare in porta, ma l’egiziano prende il palo.
Ma chi segue un po’ le vicende del Napoli sa bene che quando non sono gli avversari ad impensierire gli azzurri, ci pensano loro stessi con pasticci clamorosi.
Nel finale succede di tutto, la Roma accorcia con Strootman, la fanno da protagonista grandi parate di Reina, che salva almeno in un paio di occasioni la vittoria, partita che si fa sempre più incandescente e gli azzurri subiscono la pressione e si sfaldano, ma resistono grazie soprattutto al loro portiere. Finisce 2 a 1.
Inutile a dirlo il finale di gara è stato uno di quelli all’ultimo respiro per i partenopei, sembrava quasi di sentire i cuori di tutti i tifosi azzurri che battevano all’impazzata ad ogni tiro della Roma nella loro aria di rigore, e nella testa una sola cosa: l’attesa del triplice fischio finale. Giocatori in bambola, tifosi in trepidazione e allenatore in delirio al punto da farsi espellere e costretto a lasciare il campo da gioco al 70esimo.
Scocca il 90’ minuto e Banti decreta i 5 minuti più lunghi della partita per gli azzurri, tanti i calci da fermo guadagnati dalla Roma nell’ultimo pezzo di gara, Gulam ammonito perché su una rimessa laterale, a detta dell’arbitro perde troppo tempo, la Roma sembra crederci e spinge fino al 95’ dovendo scontrarsi con il muro costruito da Pepe Reina nell’aria di rigore del Napoli, quella fatta da Reina nel recupero è stata una parata che ha fatto il giro del mondo.
Non si può infatti parlare della partita di oggi senza annoverare tra i migliori in campo, oltre a Dries Mertens il portiere sempre più napoletano Pepe Reina oggi particolarmente ispirato, sembrava quasi caricato a molla come a voler lanciare un segnale in quel di Madrid, un chiaro avvertimento: “il Napoli c’è” non si sente per niente già uscito dalla Champions ma anzi, vuole giocarsela fino alla fine consapevole del fatto che martedì sarà assistito da un uomo in più: IL SAN PAOLO, che aspetta con trepidazione la gara da ormai tanti mesi. La Champions si sa è un sogno e come tale va considerato, ma con la carica dei 60mila, nulla può essere scritto. Crederci del resto, non costa nulla…
FORMAZIONI
ROMA (4-2-3-1) – Szczesny; Rudiger, Fazio (52’ Peres), Manolas, Bruno Peres; Strootman, De Rossi (78’ Paredes); Perotti, Nainggolan; El Shaarawy ( 52’ Salah); Dzeko. In panchina: Alisson, Lobont, Emerson, Mario Rui, Paredes, Vermaelen, Grenier, Gerson, Peres, Totti, Salah. All. Spalletti.
NAPOLI (4-3-3) – Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Rog, Jorginho (65’ Diawara), Hamsik (78’ Milik); Callejon, Mertens (74’ Zielinski), Insigne. In panchina: Rafael, Sepe, Maksimovic, Maggio, Strinic, Chiriches, Zielinski, Diawara, Giaccherini, Allan, Milik, Pavoletti. All. Sarri.
ARBITRO: Banti
Reti: 26’ Mertens (N), 50’ Mertens (N), 89’ Strootman (R),
Ammoniti: Rog (N), Manolas (R), Ghoulam (N), Perotti (R),