Ore 8,30: sette colpi di pistola a due passi dalla prefettura. Unamattina di terrore in via Gennaro
Serra, la strada che collega via Monte di Dio a piazza del Plebiscito dove da tre sere si radunano 15 mila persone per assistere al concerto di Gigi D’Alessio. Sette i bossoli refertati dalla polizia. E sono di proiettili di due calibri differenti, esplosi da due pistole diverse ed è probabile, quindi, che a sparare siano state due persone. Su quanto avvenuto indaga la squadra mobile diretta da Alfredo Fabbrocini. L’ipotesi più probabile è che si sia trattato di un raid intimidatorio, una classica “stesa”. E nella agghiacciante banalità del male potrebbe trattarsi della reazione a una lite. In uno scenario da incubo
che si ripete e riporta a quanto avvenuto a Sant’Anastasia recentemente e alla tragedia di marzo agli chalet di Mergellina. E questa volta solo per caso non sono stati colpiti passanti innocenti in una strada che all’ora del raid era già affollata di residenti, di turisti e con i bar pieni. La polizia sta analizzando
anche le immagini delle telecamere della zona per recuperare
tutti gli elementi utili alle indagini. Ad agire sarebbero state
due persone con il volto travisato.
Viaggiavano a bordo di un’auto
bianca, forse un Suv che procedeva
verso piazza Plebiscito. Hanno
sparato all’impazzata, premendo
sette volte sui grilletti di due pistole,
incuranti della gente in strada,
dei turisti, delle famiglie a spasso
per godersi una domenica di sole.
Il tutto vicino alla prefettura, quel
palazzo del governo dove oggi si
terrà un comitato per l’ordine e la
sicurezza presieduto dal prefetto
Claudio Palomba. Riunione già
convocata che avrebbe dovuto
avere come focus principale l’organizzazione
della festa scudetto
di fine campionato, ma che adesso,
inevitabilmente, avrà come tema
prioritario l’allarme sicurezza
a partire da quanto avvenuto invia
Serra.