Metro in mano, tavoli da spostare e da eliminare, sanificazioni in cucina e nei bagni. Cosi’ i
ristoranti sul lungomare di Napoli si preparano alla riapertura
di giovedi’, in quella che assicurano sara’ una festa, con tanti
napoletani che vogliono tornare a mangiare fuori, davanti al
mare. Il distanziamento riduce della meta’, pero’, i coperti.
C’e’ chi prepara un buffet di antipasti da offrire per
celebrare la fine del lockdown, chi scruta il cielo,
soleggiato ma con temporali previsti per oggi . Giovedi’ il tempo
dovrebbe essere pero’ sereno e su via Partenope centinaia di
tavoli aspettano i clienti dopo oltre due mesi: “Vogliamo – dice
Patrizio Franco di Acquolina – che sia una festa e aspettiamo i
napoletani in sicurezza. Ci mancheranno i turisti che sono circa
il 60% dei nostri clienti, penso ai coreani ad esempio. Ogni
mattina avevo 50 visitatori coreani che alle 11.30 mangiavano
mozzarella e pizza. Ma siamo fiduciosi”. Niente menu’, distanza di un metro tra
una sedia di un tavolo e quella del tavolo vicino, mascherine
per i camerieri, a tavola pero’ ci saranno gli spaghetti ai
frutti di mare, la pizza, il pesce fresco del Mediterraneo. E’
cosi’ che i ristoranti del lungomare di Napoli preparano la
riapertura dopo oltre due mesi di chiusura, dopo lo tsunami
covid19 che ha bloccato tutto. I napoletani si sono ripresi il
lungomare gia’ da due settimane, passeggiando, correndo, bevendo
un aperitivo nel bicchiere di plastica, ma da giovedi’
ritroveranno anche le cene con davanti il Castel dell’Ovo e le
luci della Costiera in lontananza.
“Avevamo 52 tavoli ora sono 26 – spiega Corrado, direttore
della pizzeria e ristorante Fiore Bianco – quindi circa 105
coperti mentre prima erano 210. Ma siamo pronti, abbiamo varato
il menu’ sul web, si consulta dal cellulare e abbiamo sanificato
tutto, dando sicurezza. Ci aspettiamo una buona affluenza e
abbiamo mantenuto i prezzi pre-covid. Certo sappiamo che c’e’ la
crisi e in tanti rinunceranno al ristorante”. Piu’ avanti Roberto
Biscardi, uno dei soci di “Re di Napoli” ha in mano un bastone
di legno che misura un metro e misura le distanze tra i tavoli:
“C’e’ voglia di tornare al ristorante – spiega – anche se per noi
sara’ difficile andare avanti senza turisti. Ma ci proviamo,
abbiamo garantito tutto il nostro personale. La differenza con
gli anni scorsi e’ che a marzo si apre quello che chiamo il
‘calciomercato’ degli stagionali, ma quest’anno non c’e’ stato,
faremo senza”.
La mancanza dei turisti e’ un peso forte: “Sono il 70% della
clientela e ci mancheranno – spiega Andrea, titolare del
Ristorante Antonio La Trippa – ma ci siamo preparati ad
accogliere i napoletani, siamo pronti, facciamo la meta’ dei
coperti con il distanziamento, abbiamo allestito dispenser di
disinfettante per le mani, sanifichiamo i bagni, speriamo che i
clienti non abbiano paura di venire a sedersi”. I dubbi sono
tanti anche al Borgo Marinari, lambito dal mare proprio ai piedi
del Castel dell’Ovo: “L’importante e’ ripartire – spiega Antonio,
uno dei soci – anche se abbiamo meno della meta’ dei posti di
prima. Qui i turisti erano la maggioranza, ma aspettiamo i
napoletani. Certo, ci mancheranno, penso ad esempio ai
crocieristi che scendevano dalle navi e venivano a godersi un
pranzo napoletano vicino al porto”. Ma c’e’ voglia di tornare a
cucinare e alcuni preparano un buffet di aperitivi gratis per
giovedi’ sera, per animare la festa. “Per fortuna – spiega Silvio
Della Notte, socio del gruppo ‘Antonio e Antonio’ – abbiamo
disposizioni meno stringenti rispetto ai 4 metri quadrati decisi
qualche giorno fa, che avrebbero decretato la fine di molti
locali, soprattutto dei piu’ piccoli. Prevedo che nei primi
giorni ci sara’ un discreto afflusso ma se poi tutte le attivita’
non tornano ai ritmi i lavoro precedenti le persone avranno meno
soldi, usciranno di meno. Vedremo, ma giovedi’ vogliamo un grande
abbraccio virtuale, e abbiamo mantenuto tutti i piatti, dallo
spaghetto alle vongole e i piatti di mare alle pizze, forse come
augurio faremo anche qualche sconto”.