Dal 2006 al 2016 l’export della mozzarella di bufala campana Dop e’ cresciuto di oltre il 100%, passando dal 15,6% al 32,1%; nello stesso periodo la produzione di bufala campana e’ aumentata del 31%. Il 2017 si prefigura come
l’anno del record assoluto, visto che nei primi otto mesi si e’ registrato un incremento del 7,5% di produzione rispetto al 2016. Sono proprio le esportazioni a trainare il comparto. I nuovi dati sulla bufala campana, elaborati dal Consorzio di Tutela, arrivano all’indomani dell’analisi sull’export di Coldiretti, che assegna proprio alla mozzarella Dop una delle migliori performance, in particolare in Francia. Secondo Coldiretti, mai cosi’ tanto formaggio italiano e’ stato consumato all’estero come in questo 2017, che ha fatto segnare un aumento del 7% in quantita’ rispetto allo scorso anno, cifra che ha portato all’84% l’incremento delle spedizioni nel corso dell’ultimo decennio, vincendo la sfida con i formaggi francesi. In questo contesto, la mozzarella di bufala campana Dop ha fatto ancora meglio, raddoppiando il suo export tra il 2006 e il 2016. In valore assoluto il dato e’ ancora piu’ significativo: si e’ passati infatti dalle 5.280 tonnellate esportate nel 2006 alle 14.190 del 2016, il che vuol dire +168,7%. La Francia resta il primo Paese di destinazione (il 27,63% delle mozzarelle all’estero finisce Oltralpe), seguita a ruota da Germania (23,6%) e Regno Unito (13%). Il Giappone (3,17%) e l’Europa dell’Est fanno segnare il trend migliore, con in testa Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria (1,39% nei tre Paesi). Si registra tuttavia una forte richiesta da parte di Paesi lontani che non riesce appieno a essere soddisfatta. I mercati oltreoceano riconoscono un valore aggiunto di natura economica alla bufala campana, che non si e’ ancora tradotto in ricchezza del comparto, a causa dei costi elevatissimi della logistica. “I numeri testimoniano che nel mondo c’e’ tanta voglia di mozzarella di bufala campana Dop e noi ne siamo orgogliosi” commenta il presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo, che aggiunge: “Sono cifre che indicano un potenziale altissimo e ci spingono a impegnarci ancora di piu’ per competere sui mercati globali. Dobbiamo vincere la sfida della logistica, che oggi assorbe valori economici che potrebbero invece essere a vantaggio dell’intera filiera. Lo possiamo con le nuove tecnologie, grazie alle quali puntiamo a cambiare le modalita’ di trasporto e di conservazione del prodotto, per dare valore
aggiunto alla filiera”.
Il prossimo 20 novembre il Consorzio di Tutela mozzarella di
bufala campana volera’ in Sudafrica e sara’ a Cape Town per
partecipare al workshop su “Protezione e promozione dei prodotti
a Indicazione geografica”, promosso dall’Ambasciata d’Italia a
Pretoria, in sinergia con i ministeri dell’Economia e del
Turismo sudafricani e l’Unione Europea. Si discutera’ con esperti
internazionali delle strategie di sviluppo e promozione di Dop e
Igp: L’obiettivo dell’iniziativa e’ far comprendere l’importanza
di acquistare prodotti europei a marchio Dop e Igp rispetto a
quelli generici. Legame con il territorio di origine,
tradizione, sicurezza e tracciabilita’ rappresentano la marcia in
piu’ sul mercato internazionale: cosi’ si punta ad aumentare in
Sudafrica il consumo di bufala c