Arte, musica e cibo: un connubio possibile che prova a mettere insieme corpo e anima. È questo il filo conduttore dell’iniziativa de “La Gare” di Pompei (Napoli) che dal 24 al 26 marzo ospitera’ , nelle sale dell’ex stazione ferroviaria ottocentesca (oggi ristorante), “Requiem for the past”, mostra personale di Natura Fera, al secolo Cinzia Tammaro. L’esposizione parte venerdi’ 24 (ore 19) alla presenza dell’artista che presentera’ alcuni dei suoi lavori. Domenica 26 marzo, invece, a partire dalle ore 19, Natura Fera si cimentera’ in un live painting accompagnata dalle note di un dj set. Nel
corso della mostra, l’artista esporra’ vari lavori tra cui oli su
tela e acrilici, che andranno a formare una esposizione. Tra le
opere in mostra anche alcune versioni di “The Sign”, espressione
del simbolismo che ha ispirato una parte degli ultimi lavori di
Natura Fera.
“Il mio approccio all’arte – spiega Cinzia Tammaro – e’ di
natura simbolica. La parola greca ‘symballein’ in origine
significa mettere insieme. Ecco, l’arte per me e’ questo, unire
la mia anima, il mio mondo interiore, con l’anima Mundi, l’anima
del mondo. È pertanto anche visionaria, poiche’ attraverso il
simbolo, attraverso l’immagine, essa accoglie aspetti
individuali e collettivi, li’ dove la parola sola e la vista si
arrestano”. “Ma e’ altrettanto forte in me la spinta ad imprimere
nelle mie opere una dimensione poetica, romantica, che segue lo
spirito della visione tedesca dello Sturm und Drang. Mi muovo
fra due mondi, uno essenzialmente empirico, terreno, l’altro
intuitivo, visionario, arcaico”.
La mostra tiene a battesimo una serie di iniziative in
programma nel ristorante pompeiano che ha fatto rinascere
l’ottocentesca stazione della Strada Ferrata Napoli-Nocera con
la cucina borbonica e con la pizza. “La Gare (dal francese “la
stazione”, appunto) – affermano gli organizzatori della kermesse
– porta gli ospiti indietro nel tempo, fino alle origini delle
ferrovie in Italia: il locale ripropone la linea architettonica
della stazione borbonica ed il personale di sala indossa divise
simili alle antiche uniformi d’epoca dei ferrovieri”.