Ancora chiuso l’asilo nido “Il Cucciolo”, aperti ad ottobre ma in chiusura a dicembre “Rocco Jemma”, “Fava Gioia” e il “Faraglia”: le mamme da settembre hanno lanciato l’allarme. Ricordiamo che l’asilo nido è un servizio educativo e sociale di notevole valenza in quanto integra l’opera della famiglia in modo da favorire un equilibrato sviluppo psico-fisico aiutando il piccolo a superare le difficoltà proprie dell’età e ad acquisire le abilità, le conoscenze nonché le dotazioni affettive e relazionali utili per costruire un’esperienza di vita ricca ed armonica. Nonostante questa notevole valenza socio-pedagogica l’Amministrazione locale ancora una volta non riesce a garantire “servizi essenziali” sul territorio né tantomeno a rispondere, sia per localizzazione, che per numero, che per modalità di funzionamento di tali strutture, alle esigenze delle famiglie napoletane soprattutto le meno abbienti e a quante vivono in quartieri socialmente in forte degrado e periferici. Quattro strutture appena inaugurate si avviano verso la chiusura nonostante le forti proteste dei genitori: questo è il risultato del fallimento delle Istituzioni, in primis degli Assessorati di competenza, che non riescono a fronteggiare l’emergenza che si ripresenta sempre più in forma acuta all’apertura dell’anno scolastico. A ciò si aggiunge una burocrazia lenta e inadeguata, problematiche sui bandi, fondi insufficienti, organico al minimo, tempo pieno non garantito, assenza di programmazione; tutto ormai denota che il comparto asili nido è al collasso, la punta dell’iceberg del fallimento della scuola comunale. Il Capogruppo di “Lega Salvini Napoli” – Cons. Vincenzo Moretto – si sta già attivando affinchè il programma degli asili nido diventi al più presto una priorità istituzionale; manca una vera programmazione annuale che crea disagi e proteste sempre più forti per un servizio sociale negato. Razionalizzare il riutilizzo di spazi comunali molti in disuso e/o occupati abusivamente che potrebbero essere benissimo convertiti in centri di assistenza per i minori anche con una forma di cooperazione con tante realtà non profit laiche e religiose attive sul territorio.