A Miss Italia il bikini non va in soffitta, ma resta protagonista in passerella. Patrizia Mirigliani boccia come “moralista” la decisione “quasi risibile” dell’organizzazione di Miss America di eliminare il celebre costume due pezzi.
“Ho sempre condiviso le loro iniziative – ha detto la patron di Miss Italia – ma questa volta mi sembra che la decisione di presentare le miss davanti alla giuria facendo indossare loro abiti al posto dei costumi da bagno sia davvero eccessiva. In un concorso di bellezza come Miss Italia, il costume, come anche il bikini, è contestualizzato – ha spiegato – all’interno della manifestazione. Ha una propria motivazione, non è fine a se stesso e non è una forzatura. I concorsi di bellezza si basano sulla bellezza e il talento. L’etica delle donne non viene nemmeno scalfita dal costume da bagno o, in generale, dal loro abbigliamento”, ha aggiunto Patrizia Mirigliani. “E’ superfluo, quasi risibile, assumere atteggiamenti moralistici partendo da questi elementi. Tra l’altro, a Miss Italia da tempo è stato adottato il costume intero. Sappiamo come tutelare le ragazze: lo dimostrano le nostre iniziative e non abbiamo bisogno di introdurre novità ad effetto. Nel 2019 – ha concluso – festeggeremo gli 80 anni di Miss Italia e sarà l’occasione per rivedere i costumi da bagno indossati dalle grandi dive degli anni ’40 e ’50, da Sofia Loren, a Gina Lollobrigida e a Lucia Bosè”.