Questo non e’ il momento di prendere decisioni ma della dissociazione pubblica dell’istituzione scolastica da un gesto cosi’ vigliacco. Un gesto di prepotenza, arroganza e prevaricazione inaudito, che deve trovare la ferma condanna da maestra-1parte di tutti noi”. Cosi’ il dirigente scolastico Antonio Fadda ha aperto in serata il consiglio d’istituto a Mamoiada convocato dopo la lettera minatoria e il proiettile indirizzato alla maestra della seconda elementare, Luisa Fancella, presente all’incontro. “Tratta male i bambini tuoi anziche’ quelli degli altri. Vattene da qui Mamoiada non ti vuole”, questo in estrema sintesi il tenore della missiva anonima, densa di minacce anche nei confronti dei figli della donna. Un episodio sul quale stanno cercando di far luce i carabinieri, che hanno preso in consegna il plico. “Siamo sconcertati e non ci possono essere parole davanti a un gesto simile – spiega il preside dell’istituto comprensivo Mamoiada-Fonni – Questa occasione vuole essere la prima dura reazione a un’azione cosi’ spropositata”. Tante le
mamme del paese che partecipano alla riunione, a cui sono stati invitati anche il sindaco di Mamoiada Luciano Barone e il collega di Oliena Martino Salis, paese di cui e’ originaria la
maestra. “Il consiglio di oggi e’ la prima iniziativa, ma noi
come mamme ci sentiamo di portarne avanti altre – assicura Luisa
Puggioni, mamma, psicologa e consigliera comunale di minoranza –
Abbiamo parlato tra di noi, abbiamo capito che non c’e’ stato un
problema nella classe dove insegna la maestra, mai un incontro.
Un proiettile non si spiega con niente, dobbiamo parlare e se
necessario chiedere supporto. Spero che l’anonimo che ha inviato
la lettera vada a redimersi con la maestra, gli porti le sue
scuse. Lo deve a lei e ai suoi figli, ma prima di tutto al suo
di bambino, che non puo’ crescere con genitori che arrivano a
tanto. E poi lo deve a tutti i bimbi della scuola e a questa
comunita'”.
Anche le istituzioni condannano il gesto. “Sono qui per
portare i saluti della mia comunita’ e la solidarieta’
dell’amministrazione alla maestra nostra compaesana – dice il
sindaco di Oliena – E’ un atto gravissimo che va condannato
subito. Quando si tocca la scuola bisogna riflettere seriamente,
non c’e’ piu’ tempo di aspettare”. “Stasera – assicura il primo
cittadino di Mamoiada – non ci sara’ un atteggiamento di caccia
alle streghe. Piuttosto bisogna cercare di capire da dove ha
origine questo gesto e in quale situazione di disagio si sia
innestata questa reazione inspiegabile”