In Italia sono 3 milioni le donne affette da endometriosi, circa 200 milioni nei Paesi
occidentali. Una malattia debilitante spesso provoca anche
infertilita’ : il 40% delle donne con endometriosi ha problemi nel
procreare. E sulla diagnosi di endometriosi ad oggi grava un
ritardo medio di 8-9 anni, con conseguenze in termini di
sofferenze prolungate per le pazienti. Lo afferma la Fondazione
Italiana Endometriosi, che il 20 marzo organizza la propria
Convention in occasione del mese dell’endometriosi per
sensibilizzare sulla patologia e diffonderne maggiormente la
conoscenza.
“L’endometriosi e’ la presenza di endometrio al di fuori della
cavita’ uterina, normalmente nella pelvi, ma purtroppo ad oggi
non esistono cure mediche – spiega Pietro Giulio Signorile,
presidente della Fondazione -.
Si possono combattere i sintomi con terapie ormonali,
alimentazione antinfiammatoria e integratori che, riducendo
infiammazione e dolori, incidono sulla percentuale di crescita
della malattia. E in questo senso un ruolo importante lo gioca
la diagnosi precoce. Per questo la Fondazione nell’ambito
dell’attivita’ di ricerca, supporto e informazione, persegue
l’obiettivo di sostenere le donne nel loro percorso di cura”. La
Fondazione e’ attivamente impegnata anche nella ricerca, osserva
ancora Alfonso Baldi, direttore scientifico della Fondazione.
Gli studi sulla diagnosi, spiega, “hanno permesso
l’identificazione di potenziali marker diagnostici, attualmente
in fase di validazione clinica, che potrebbero intercettare la
malattia nel suo stadio iniziale e restituire alle donne in modo
precoce una migliore qualita’ della vita. Inoltre, tramite un
approccio molecolare sono stati individuati alcuni potenziali
bersagli di terapia genica per l’endometriosi. Passi avanti che
potrebbero avere ricadute importanti sulla gestione clinica
dell’endometriosi”. Ma oltre alle novita’ in campo scientifico,
vi e anche un nuovo strumento di assistenza messo a punto dalla
Fondazione: e’ la Community, nata su Facebook nel 2018, e che ad
oggi conta oltre 30 mila iscritti, un luogo virtuale in cui le
donne possono confrontarsi, chiedere informazioni e sciogliere i
propri dubbi.