La scuola riapre con un piccolo vantaggio: il 68% del personale scolastico, prof
compresi, e’ stato vaccinato almeno con una dose. Il 7 aprile
dunque 6 alunni su 10 rientreranno nelle loro classi, pari a 5,3
milioni su poco piu’ di 8 milioni in totale. Il ritorno a scuola
in presenza come priorita’ del momento, messa in chiaro dal
premier Draghi, avra’ l’effetto di riportare sui banchi milioni
di alunni che fino a prima della pausa pasquale erano in
didattica a distanza. Il nuovo decreto varato dal governo
infatti prevede la scuola in presenza nelle zone arancioni fino
alla prima media e dalla seconda media e per tutto il ciclo
scolastico delle superiori in presenza al 50%. Mentre nelle
zone rosse frequenteranno tutti gli alunni fino alla prima
media, dad dalla seconda media in poi. Inoltre il decreto
prevede anche che le Regioni non potranno emanare decisioni piu’
restrittive in ambito scolastico decretando la chiusura
dell’attivita’ in presenza.
Parallelamente si studia un modo per monitorare la situazione
epidemiologica nelle scuole: test a campione, ad esempio, per
garantire un monitoraggio costante, rintracciare eventuali
positivi, interrompere a catena del contagio e avere con
certezza e rapidita’ il tracciamento dei casi. Il Ministero
dell’Istruzione sta anche costruendo un Piano con Regioni,
Province e Comuni per la realizzazione di attivita’ educative da
parte delle scuole nel periodo da giugno a settembre. Il
calendario prevede a giugno dei progetti incentrati al recupero
degli apprendimenti, a settembre all’accoglienza e nei mesi di
luglio e agosto alla socializzazione e agli aspetti ricreativi.
In estate (a luglio e agosto) l’attivita’ per il personale
scolastico e gli studenti sara’ su base volontaria mentre, per
quanto riguarda i progetti, ogni scuola potra’ fare le scelte in
assoluta autonomia.
La nuova mappa dal 7 aprile vedra’ 3,2 milioni di studenti (il
37,6%) che continueranno a seguire in dad da casa e 5,3 milioni
nelle aule, pari al 62,3% . Nello specifico – i calcoli li fa
Tuttoscuola – dovrebbero essere dunque 5.296.519, gli alunni di
scuole statali e paritarie che potranno seguire le lezioni in
presenza su un totale di 8milioni e 506mila. I dati comprendono
anche circa un milione e 400mila bambini di scuola dell’infanzia
per settimane esclusi dalle attivita’ educative in presenza a
scuola.
Le regioni piu’ interessate da questa riapertura in presenza
sono la Lombardia con 785.910 in presenza (e 615.903 in dad), il
Lazio con 687.592 (e 133.737 in dad), la Campania con 484.731 (e
460.262 in dad), la Toscana con 265.966 (238.650 in dad), il
Veneto con 373.003 in presenza (307.093 in dad). Con la quasi
totalita’ degli alunni in presenza (82-83%) le Isole: la Sicilia
con 614.891 e la Sardegna con 170.004.
Con riferimento ai diversi settori scolastici, seguiranno le
attivita’ didattiche a scuola 1.393.010 bambini delle scuole
dell’infanzia (il 100%), 2.605.865 alunni della primaria (il
100%), 906.011 alunni della scuola secondaria di I grado (il
52,9%) e parzialmente in alternanza al 50% 407.304 studenti
delle superiori (il 14,6%).