“Grazie a questo intervento posso continuare ad avere una vita attiva e per molti versi normale,
soprattutto non devo rinunciare al mio lavoro”. A parlare e’
Salvatore, primo paziente in assoluto in Campania a essere stato
sottoposto a un nuovo intervento mini invasivo di dialisi
peritoneale. Grazie a questa tecnica i pazienti affetti da
insufficienza renale cornica, per i quali non resterebbe altra
soluzione alla emodialisi, possono invece fare le terapie da
casa in modo indipendente. Lo comuncia il Cardarelli che spiega
come sia un intervento che puo’ realmente cambiare in meglio la
vita di molti pazienti e che ad oggi viene offerto in tutto il
Mezzogiorno d’Italia con un intervento mini invasivo solo al
Cardarelli di Napoli con lavoro di squadra tra nefrologi e
chirurghi. Per il primo intervento il lavoro e’ stato coordinato
dalla dottoressa Olga Credendino, direttrice dell’Unita’
Operativa Complessa di Nefrologia, coadiuvata dai chirurghi
Simone Squillante ed Eugenio Gragnano.
“Un nuovo passo in avanti nella direzione di una sanita’
d’eccellenza – sottolinea il direttore generale Giuseppe Longo –
una tipologia di intervento che consentira’ a moltissimi pazienti
campani di restare in Regione per le cure, senza dover
affrontare costosi viaggi della speranza. E che, anzi, aumenta
ancor piu’ l’attrattivita’ del Cardarelli per pazienti di altre
regioni”. La Dialisi Peritoneale ha come particolarita’ quella di
configurasi come una terapia domiciliare, che il paziente puo’
eseguire a casa propria dopo un breve training svolto presso il
centro dialisi di riferimento. Il meccanismo depurativo viene
definito dai medici “endogeno”, perche’ sfrutta una membrana
naturale che si trova nell’addome. Questa membrana filtra il
liquido dializzante introdotto nella cavita’ peritoneale
attraverso un piccolo catetere. “La possibilita’ di eseguire
questo intervento per via mini invasiva – commenta il direttore
sanitario Giuseppe Russo – conferma l’eccellenza della nostra
Azienda anche per la dialisi e le competenze chirurgiche
laparoscopiche, qualificandoci come un punto di riferimento nel
Mezzogiorno”. In Italia la prevalenza della dialisi peritoneale
è in media del 10% circa della popolazione sottoposta a
dialisi. Dai dati del Registro Regionale si evince che in
Campania la prevalenza della dialisi peritoneale è pari al 2%
circa. Su circa 5.500 pazienti, poco più di un centinaio
pratica la dialisi peritoneale, una percentuale molto bassa,
probabilmente a causa del fatto che l’85-90% dei trattamenti
emodialitici si effettua nei Centri privati accreditati, dove la
dialisi peritoneale non e’ autorizzata. In questo senso
l’innovazione oggi proposta dal Cardarelli di Napoli determina
un cambio di passo.