Le crescenti difficolta’ economiche in cui versa da anni il settore ippico, rendono “comprensibile”,secondo il presidente dell’Ippodromo di Agnano, Pier Luigi D’Angelo, la decisione assunta da una gran parte degli  allenatori e guidatori campani “di astenersi dalla dichiarazione dei partenti”.Una decisione, viene spiegato dal presidente D’Angelo,”allargatasi anche alle posizioni espresse da altre componenti della filiera ippica nazionale del trotto” tanto da mettere a rischio le giornate di corse in programma a Napoli venerdi’ esabato prossimi.
“Oramai da un decennio – ricorda D’Angelo – allenatori e
guidatori sono costretti a fronteggiare la crisi per il
progressivo taglio delle risorse, ritardo delle spettanze e
mancanza di disegno prospettico, restanti altresi’ invariati i
costi”.
“Va evidenziato – spiega il presidente dell’Ippodromo di
Agnano – come il comparto intero non sia piu’ in grado di
sostenere qualsiasi prolungamento di tale agonia comune ad
ippodromi pubblici e privati (che dal 2010 ad oggi hanno
sopportato un taglio netto del 76% circa) ad allevatori,
proprietari, guidatori, allenatori e fantini”.
D’Angelo auspica che il prossimo governo, voglia “in tempi
stretti, procedere alle riforme, necessariamente condivise con
la maggioranza della filiera necessarie per la promozione del
settore, dal completamento della riforma delle scommesse
all’assetto gestionale compatibile alle risorse (al momento
provenienti per due terzi da finanziamento pubblico), incapace
di proporre al momento una rete commerciale complementare
alternativa e motivata per la raccolta e la promozione della
scommessa tris e mortificata dalla indifferenza di coloro che
dovrebbero garantirne lo sviluppo”.