“A fine giornata il pronto soccorso dell’Ospedale Cardarelli dimette circa il 65% dei pazienti, nell’arco delle prime 2-6 ore: questo significa che gli accessi sono impropri, che si fa rifermento al Cardarelli anche per un semplice mal di pancia”. Lo dice il direttore generale dell’ospedale Cardarelli che oggi, per fronteggiare il superafflusso nelle sue strutture, ha attivato l’unita’ di crisi.

“Certamente c’e’ stata una recrudescenza del picco influenzale dovuto a un abbassamento repertino delle temperature – spiega Verdoliva – e non possiamo dimenticare che siamo un punto di
riferimento importante per le tre reti cosiddette ‘tempo dipendenti’: infarto del miocardio acuto, ictus celebrale e
politrauma maggiore”. Poi, ricorda Verdoliva, c’e’ “un numero importante di accessi al pronto soccorso che mediamente si attesta intorno a 200-240 accessi giornalieri. Abbiamo rilevato l’aumentata complessita’ del paziente: in sostanza piu’ codici gialli, piu’ codici rossi (oltre il 10%) con la conseguenza che i pazienti restano piu’ tempo in ospedale, sui letti, e quindi il turn over e’ piu’ difficile”.

Ciononostante, fa sapere Verdoliva, “non subiamo il superafflusso ma lo riusciamo a governare e, nell’arco di 36-48 ore, l’emergenza si risolvera'”. “Al momento – conclude Verdoliva – l’unita’ di crisi sta valutando ogni singolo caso, per definire quali pazienti trasferire una volta ottenute le disponibilita'”.

Intanto sono stati differiti di qualche giorno gli interventi non classificati urgenti. I dati resi noti dal “bed manager” sul Pronto Soccorso, relativi alle 21 di lunedi’ scorso, fanno registrare 243 accessi e 138 dimissioni (il 56,79%, di cui il 10% per scelta personale). Alle 13 di oggi la situazione del Pronto Soccorso e’ notevolmente migliorata: 79 accessi, 34 pazienti dimessi (43,04% di cui il 5% per scelta personale). Per quel che concerne la situazione barelle – in costante variazione – in Medicina d’Urgenza, alle 13 di oggi per esempio, se ne sono contate 14; particolarmente congestionata, sempre alle 13, e’ apparsa l’unita’ operativa di osservazione breve intensiva (Obi) del Pronto Soccorso, con 80 unita’ su una dotazione di 36 posti tecnici. In sintesi, sempre alle 13, nelle unita’ operative dell’area emergenza si contano 22 barelle.