Sanremo come in tutto il Paese. Al Tar abbiamo riportato una prima vittoria, la normativa approvata dal Comune ligure, ora sospesa, viola inoltre alcuni diritti costituzionali in tema di liberta’ delle arti e delle scienze, nonche’ di promozione e tutela della cultura”. Cosi’ la Federazione Nazionale delle Arti in Strada (Fnas) commenta l’accoglimento parziale del ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria con cui si era opposta al “regolamento discriminatorio sull’arte di strada”, approvato dal Comune di Sanremo. La FNAS ha richiesto la sospensione immediata del regolamento, “in ragione dell’inizio imminente del Festival di Sanremo e del danno grave ed irreparabile che gli artisti avrebbero subito a seguito della impossibilita’ di esibirsi a Sanremo nel periodo di maggiore affluenza annua”. Lancia anche la campagna #Sanremononmivuole, un appello nazionale di partecipazione per difendere l’arte di strada e la liberta’ di espressione, non solo nel Comune di Sanremo, ma in tutto lo Stivale.
“Ad oggi il provvedimento di Sanremo impedisce alla maggior parte degli artisti di praticare, in quanto proibisce l’utilizzo di basi musicali, escludendo molti musicisti solisti, giocolieri, burattinai e danzatori – commenta la Fnas –
Regolamenti come quello in vigore nella citta’ dei fiori, sono da considerarsi un esempio negativo”. In attesa della trattazione collegiale del Tar che si terra’ il prossimo 28 febbraio, la Federazione si prepara alla giornata di sensibilizzazione del 6 febbraio in difesa dell’arte di strada, che si terra’ dalle 13 alle 18 in un luogo centrale di Sanremo con artisti di strada provenienti da varie citta’ italiane.