Ad un anno dalla partenza di Garanzia Giovani, il programma in Campania finora è stato un flop. Lo certificano i dati dell’Arlas, l’Agenzia per il Lavoro della Regione: nella regione più giovane d’Italia e con una platea di quasi 400mila politica 1Neet, si sono registrate solo 63mila adesioni e appena 9mila sono i giovani avviati al lavoro. Un insuccesso dovuto alle scelte sbagliate e irresponsabili dell’Assessore Severino Nappi, che è arrivato a spacciare per nuovi posti di lavoro anche 2004 volontari di Servizio Civile”.
Così in una nota il vicecapogruppo regionale del PD, Antonio Marciano.
“Già nei mesi passati avevo segnalato all’Assessore che i problemi di informazione e le carenze di organizzazione e di coordinamento dell’intera macchina rischiavano di compromettere il programma comunitario. La conferma arriva dai dati: la Campania aveva a disposizione 191 milioni di euro, stanziamento più alto in tutta Italia, ma secondo il Ministero del Lavoro al 29 aprile la capacità di impegno della programmazione attuativa è stata del 46,12%. Inoltre, il 28 per cento delle adesioni non è stato perfezionato, cioè quasi un giovane su tre non ha mai ricevuto una risposta alla propria domanda, oltre 11mila giovani non si sono neppure presentati al colloquio presso i Centri per l’Impiego, e più di 3mila non avevano i requisiti richiesti per partecipare”, spiega il consigliere.
“Ancora una volta, quello che l’Europa ci mette a disposizione diventa un pasticcio fallimentare appena arriva nelle mani della ditta Caldoro. A rimetterci sono i giovani campani, che rischiano di veder sfumare nuove opportunità”, conclude Marciano.

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