Elio & le Storie Tese a Firenze il 5 maggio, al Mandela Forum: ad annunciare la tappa fiorentina nell’ambito del loro tour d’addio, sono stati oggi gli stessi ‘elii’, in un incontro con la stampa tenuto nel capoluogo toscano. “Ci sciogliamo perche’ siamo al top: stiamo suonando benissimo, siamo ancora belli freschi, e’ questa l’ultima immagine che vogliamo lasciare. In playback tra l’altro non potremmo proprio suonare; non abbiamo nemmeno le basi dei nostri pezzi”, hanno spiegato Elio, Faso e Cesareo ai cronisti. Ai giovani hanno lanciato un appello contro il fenomeno dell’abbandono della musica praticata con gli strumenti: “Non si suona piu’ – hanno detto -: ragazzi, appassionatevi alla possibilita’ di fondare una band, suonare come dei pazzi, meglio di Elio e le Storie Tese: poi dopo tanti anni potrete sciogliervi e vi accorgerete della figata che e’ sciogliersi, e’ bellissimo”, ha scherzato Elio. “Attenzione pero’ – ha aggiunto, sempre con ironia il bassista Faso – se guardate dentro i vostri smartphone, non troverete l’app ‘suono bene’, devi farti il paiolo, non c’e’ neanche l’applicazione ‘canto bene’, dovete farvi il paiolo. Non c’e’ nemmeno l’app ‘viene del pubblico a vedermi automaticamente’. No, devi tirarlo dentro suonando delle cose belle. Purtroppo e’ dura. Pero’ e’ bello”. Il tour d’addio e’ dedicato, hanno ricordato infine i musicisti, alla memoria di Feiez, al secolo Paolo Panigada, il leggendario sassofonista, polistrumentista della band, nel ventennale della sua scomparsa, avvenuta il 23 dicembre 1998.