Un richiamo irresistibile…il Cilento!
Il prode Ulisse si lascio’ ammaliare dal canto delle sirene e noi lo seguiamo a ruota in un vortice continuo di emozioni. E’ la costa del Mito. Basta dirigersi sulla SR447 e raggiungere Caprioli, ridente frazione del già tanto illustrato borgo di Pisciotta, rupe e gioiello medioevale. Davanti a se, come una terrazza sul mare, la suggestiva spiaggia della “Gabella” e tra queste pietre che trasudano storia, si erge, per la gioia dei suoi avventori, una deliziosa struttura turistico-ricettiva di tipo Lido-Lounge Bar-Restaurant, il Punta Mare Cilento, nata da un’idea bizzarra di due amici, Josè Mennella e Gianfranco Curaio, protagonisti di un sodalizio imprenditoriale che dura da oltre dieci anni, nonché da una grande amicizia. Da sempre conduttori di strutture-turistico-ricettive, e fondatori dello Zeit (trad. dal tedesco “Sogno”), una cooperativa d’intrattenimento-spettacolo-movida. Essere comodamente seduti, in totale relax al Punta Mare Cilento, è come sfogliare un libro di storia, alle sue spalle il Cenotafio di Palinuro, nocchiero di quell’Enea consegnato al mito e alla storia, tutt’intorno una natura selvaggia abbellita dalla macchia mediterranea e dal giglio marino già specie protetta. Di fronte l’infinito del mare con i suoi colori stemperati da una tavolozza di quei macchiaioli fiorentini, che vanno dal verde smeraldo all’azzurro intenso al blu cobalto. Il “parterre” o se volete la squadra messa in campo per la consueta conduzione della struttura è di prim’ordine. All’accoglienza troviamo loro, i due anfitrioni d’eccezione, Josè e Gianfranco che con squisito garbo e signorilità ricevono i tanti clienti, mentre al “beverage” la giovane Federica, una graziosa Betty Blue dagli occhi di cerbiatta, alla quale è stato dato il ruolo di Bar-Woman, veloce nell’esecuzione dei suoi drinks, freschi e colorati, sguscia dal banco, serve ai tavoli con un sorriso ammaliante e ritorna prontamente al banco. Ai caffè e quant’altro un valente giovane dall’aria scanzonata, Crescenzo, croce e delizia delle sue giovanissime ammiratrici che gli fanno “il filo”, ma lui imperterrito finge di non vederle e resta fedele al suo lavoro. In cucina ottime specialità di mare e di terra allietano e soddisfano i palati più esigenti. In spiaggia, tal Giacomo, il bagnino addetto al salvamento, un profilo greco e tanta passione per il mare, gentile e cordiale come si conviene. L’ora non è “quella che volge al desìo” ma lascia stranamente liberi Josè e Gianfranco ed io,
in qualità di uditore, raccolgo le loro impressioni di questa strana estate che volge al termine. Pur non essendo ancora tempo di bilanci, il “come sia andata” inorgoglisce i loro sforzi…commerciali, ma resta il rimpianto per un territorio che ancora oggi non riesce ad esprimere appieno le proprie potenzialità, vuoi per mancanza di servizi, vuoi per una politica che fa fatica a non comprendere come sia rimasta indietro nel concetto della valorizzazione del contesto territoriale. Loro, mi dicono, non molleranno mai, forti di quella passione partecipativa che li porterà ad essere sempre e solo propositivi. E la chiamano Estate…questa Estate… al Punta Cilento Mare.

A cura di Salvatore Cutolo