Un patto di alleanza tra le Donne del vino nel mondo per far crescere progetti comuni e la
condivisione di conoscenze. A siglarlo sono 11 associazioni di
enologia femminile nel corso della seconda convention mondiale
delle Donne del Vino ospitata al Simei Milano, il salone delle
macchine per l’enologia. Dall’Australia all’Argentina, dalla
Nuova Zelanda al Peru’ , le socie hanno stilato una partnership
agreement in cinque punti, definita “una pietra miliare di una
strada verso la parita’ di genere che usa lo sharing per
accrescere competenze e opportunita’ delle donne”. Obiettivi
sono, infatti, favorire viaggi e esperienze formative e
trasferire informazioni per incrementare i rapporti fra le socie
dei vari Paesi e la conoscenza dei mercati. “In un mondo sempre
piu’ diviso”, ha detto Donatella Cinelli Colombini, presidente
delle Donne del Vino, che con 1018 socie e’ la piu’ grande
associazione di enologia al femminile a livello internazionale,
“le donne dimostrano come sia possibile collaborare facendo leva
su cio’ che unisce: la voglia di migliorarsi professionalmente,
sconfiggere la diseguaglianza di genere e promuovere la cultura
del vino”.
Il primo riscontro di questa parnership e’ arrivato da Corrina
Wright premiata con il titolo Enologo dell’anno 2022 dalla
Australian Society of Viticulture and Oenology, che ha visitato
le cantine delle Donne del Vino della Campania, portando il
Fiano in purezza e la Falanghina metodo classico prodotti in
Australia per confrontarli con quelli autoctoni in una
degustazione. E se le peruviane vsiteranno le cantine delle
Donne del Vino del Piemonte, le cilene stanno preparando un
winery tour tra Veneto e Lazio.