“Quando ha ammesso che aveva un altro uomo e che non voleva chiudere quella relazione ho perso la testa, mi sono sentito un uomo fallito e l’ho soffocata”. E’ una delle frasi con cui l’operaio ha confessato al magistrato l’omicidio della moglie. Difeso dall’avvocato Gian Maria Gandolfo, ha raccontato i minuti precedenti il delitto.
Marito e moglie si erano svegliati. Lui ha cominciato a fare domande, con il sospetto che lei potesse avere un altro uomo. La vittima ha ammesso di avere una relazione. A quel punto l’operaio, che ha raccontato di suoi problemi di depressione per motivi di lavoro (temeva di essere licenziato per aver perso dei documenti aziendali) e anche, a suo dire, per non aver elaborato la morte dei genitori, l’ha uccisa. “Quando lei mi ha detto di quella storia ho visto tutto nero, mi sono sentito fallito come marito e lavoratore”.