Una domenica di grande caos, proteste per gli ingorghi che non si è limitato alla mattinata, per la partenza e arrivo in piazza del Plebiscito della Ssd Neapolis Marathon. La corsa, come previsto, ha dovuto condividere il palcoscenico del lungomare con il grande tennis dell’Atp Napoli Cup, vinto da Lorenzo Musetti su Matteo Berrettini. Circostanza che ha provocato malumori nell’organizzazione della maratona, che aveva anticipato ad un anno fa la richiesta con il percorso al Comune. Il presidente di Federtennis Binaghi. Abbiamo evitato lo spostamento del torneo a Firenze e una mondiale”. di Marco Caiazzo  Stella Gervasio alle pagine 2 e 3 Vincitore e sconfitto Musetti alza al cielo il trofeo per il torneo Atp, a sinistra Berrettini  Grande festa sul lungoman per il tennis e la maratona ma in città code e  di Stella Gervasio Una domenica di grande caos che non si è limitato alla mattinata, per la partenza e arrivo in piazza del Plebiscito della Ssd Nea polis Marathon. La corsa, come previsto, ha dovuto condividere il palcoscenico del lungomare con il grande tennis dell’Atp Napoli Ñèð. Circostanza che ha provocato malumori nell’organizzazione della maratona, che aveva anticipato ad un anno fa la richiesta con il percorso al Comune. Invece l’area è stata concessa all’Atp. Con il percorso cambiato – che prevedeva l’attraversamento di via Partenope, via Caracciolo, viale D ohm, via Acton, Molo San Vincenzo, via Marina, via De Gasperi, piazza Municipio, via San Carlo e piazza Trieste e Trento – la manifestazione si è svolta ugualmente, ma il traffico ne ha sofferto alla grande: code e automobilisti inscatolati per ore. Quella che è stata definita una “ottobrata” e il timore che simili temperature, miti e soleggiate, non durino più tanto a lungo hanno spinto napoletani e turisti a uscire e restare per quasi tutta la giornata per strada. Quartieri Spagnoli, via Toledo e Vomero invasi dai pedoni impegnati a scansare le auto che tentavano la sorte ovunque, per la preoccupazione di vedersi parare dinanzi delle transenne. Il dispositivo di traffico varato dal Comune ha tagliato fuori alcuni quartieri. Primo fra tutti: Chiaia, diventata irraggiungibile. La lamentela principale riguardava la segnaletica inesistente. Tanta la narrativa per mezza giornata di impedimenti: un gruppo di turisti milanesi ha impiegato due ore per entrare in città. Libero ma solo per poco, il corso Vittorio Emanuele, un delirio concreti z zato s i in pochi minuti. «Provenivo dalla tangenziale – dice Mariella Da Ponte, avvocato, a bordo della sua Cinquecento – ma non c’era una sola indicazione sulle strade percorribili. Ho girato tanto. Sono in giro dalle 8.30. Ho dovuto raggiungere la zona Mercato e poi prendere piazza Carlo III e via Foria: per fortuna un vigile mi ha mandato da quella parte. Se avessi saputo, sarei rimasta a Roma, tornando a tarda sera». Unica uscita della tangenziale favorevole a chi doveva fare rientro a casa dal weekend, quella del Vomero. Traffico anche allo svincolo di Fuorigrotta. «Ma non potevo sapere se prenderla o no per raggiungere piazza dei Martiri, rimasta completamente tagliata fuori.