Un forte appello alla cittadinanza a donare il midollo ma anche sangue, tessuti, organi perche’ senza donazioni non si possono effettuare trapianti e dunque non si possono salvare vite e’ stato lanciato in occasione dell’evento ‘Un donatore moltiplica la vita’, nell’ambito delle iniziative per la Settimana mondiale della donazione di midollo, finalizzate a incoraggiare i cittadini a diventare donatori.
L’appuntamento e’ stato organizzato dalla Direzione generale per la Tutela della salute della Regione Campania in collaborazione con la Rete trapiantologica di organi che opera in sinergia con il Coordinamento regionale delle associazioni ‘Ancora insieme’ e con il Centro regionale trapianti. Volto della campagna di sensibilizzazione e’ quello di Diana, bimba di 8 anni, scomparsa nel 2018 a causa di una malattia al midollo. “Parlare qui oggi non e’ facile – ha detto Michele, papa’ di Diana – ma abbiamo voluto dare un senso a quanto ci e’ accaduto. La Campania e’ un territorio inquinato per colpa di scellerati sversamenti da parte dei clan e di imprenditori spietati che hanno reso il nostro bellissimo territorio avvelenato e sono molti i bambini che si ammalano, come Diana. Il nostro territorio ha fame di
donatori di midollo osseo, i bambini necessitano di trapianto”.
Secondo i numeri forniti, nel registro della Regione Campania
sono iscritti 19mila donatori di midollo, ma solo il 18 per
cento accetta di effettuare la donazione quando richiamati. Nel
corso dell’evento e’ stato ricordato che la compatibilita’ del
midollo e’ 1 su 100mila ed e’ dunque fondamentale avere una platea
nazionale e internazionale il piu’ vasta possibile e che possono
essere donatori persone in perfetto stato di salute e di eta’
compresa tra i 18 e i 35 anni.