In Giappone nel 2020 a causa del Covid sono aumentati i suicidi per la prima volta in 11 anni, e
la crescita dei numeri e’ dovuta esclusivamente alle donne, un
fenomeno che potrebbe essere un segnale d’allarme anche per il
resto del mondo. Lo afferma alla Bbc Michiko Ueda, una delle
principali esperte del tema.
Parlando dei numeri del 2020, Ueda ha detto che mentre tra
gli uomini il tasso di suicidi e’ leggermente diminuito, tra le
donne e’ aumentato del 15%, con il mese di ottobre che ha fatto
registrare un +70% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente, con 876 donne che si sono tolte la vita.
“Non ho mai visto un aumento cosi’ in tutta la mia carriera di
ricercatrice in questo campo”, spiega. “Il problema legato alla
pandemia e’ che le industrie piu’ colpite sono prevalentemente
legate al lavoro femminile, come il turismo o il commercio.
Inoltre le donne hanno una probabilita’ maggiore di avere un
lavoro precario. Se questo succede in Giappone, che non ha avuto
dei lockdown stretti e ha un numero di morti relativamente
basso, che cosa sta succedendo in altri Paesi dove la pandemia
ha avuto un impatto molto maggiore?”.
A contribuire al ‘salto’ del mese di ottobre, spiega
l’esperta, e’ stato anche il suicidio a fine settembre di Yuko
Takeuchi, attrice molto popolare in Giappone. Nei 10 giorni
successivi il tasso, soprattutto nelle donne della stessa fascia
di eta’ , ha avuto una forte impennata, tanto che si ritiene che
l’effetto emulazione abbia portato a 207 morti in piu’ .