Resta alto il numero dei morti in Italia per Coronavirus, ma rallenta l’aumento dei casi attualmente positivi e diminuisce ancora il numero delle persone ricoverate in terapia intensiva. Nelle ultime 24 ore, secondo i dati forniti dalla Protezione Civile, hanno perso la vita altre 575 persone per un totale di 22.745 decessi dall’inizio dell’emergenza. I casi attualmente positivi sono 106.962, con un incremento di 355 unità nelle ultime 24 ore (ieri l’incremento era stato di 1.189 unità).
Scende anche il numero delle persone ricoverate con sintomi: sono 1.107 in meno rispetto a ieri, per un totale di 25.786. In terapia intensiva si trovano attualmente 2.812 pazienti (-124). In isolamento domiciliare 78.364 persone. I guariti sono in tutto 42.727, di cui 2.563 nelle ultime 24 ore (numero più alto dall’inizio dell’emergenza). Dall’inizio dell’emergenza i casi totali sono 172.434 (+3.493). In tutto, sono stati eseguiti 1.244.108 tamponi.

Presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 106.962 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 172.434 i casi totali.
Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 33.434 in Lombardia, 13.585 in Emilia-Romagna, 13.998 in Piemonte, 10.618 in Veneto, 6.583 in Toscana, 3.459 in Liguria, 3.157 nelle Marche, 4.214 nel Lazio, 3.027 in Campania, 1.990 nella Provincia autonoma di Trento, 2.656 in Puglia, 1.428 in Friuli Venezia Giulia, 2.139 in Sicilia, 1.942 in Abruzzo, 1.582 nella Provincia autonoma di Bolzano, 494 in Umbria, 872 in Sardegna, 819 in Calabria, 491 in Valle d’Aosta, 266 in Basilicata e 208 in Molise.
Sono 42.727 le persone guarite. I deceduti sono 22.745, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.