Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti!

 Con quasi 15mila malati e altri 250morti in un solo giorno, l’Italia rischia di non aver ancora
visto il peggio: nel fine settimana potrebbe esserci un boom di
contagi da coronavirus al centrosud dovuto all’ “effetto
assembramento” dello scorso week end, prima che entrassero in
vigore le misure restrittive per tutto il paese.
I numeri continuano a crescere in maniera impietosa: anche
nelle ultime 24 ore si sono registrati 2.116 malati in piu’
rispetto a giovedi’, per un totale di 14.955 persone positive al
virus, con il numero di coloro che e’ in terapia intensiva che
rimane sempre attorno al 10%. E le vittime sono ormai 1.266.
L’identikit lo ha fatto il presidente dell’Iss Silvio
Brusaferro: si tratta di persone che hanno un’eta’ media di 80,3
anni di cui solo il 25,8% donne. La fascia d’eta’ piu’ a rischio e’
quella tra gli 80 e gli 89 anni ma c’e’ un ulteriore dato che va
tenuto in considerazione: “la maggioranza delle vittime – spiega
– aveva piu’ patologie croniche, solo due erano non portatrici di
patologie. Il 46-47% dei morti ne aveva almeno 2-3”.
Secondo gli scienziati, le misure di contenimento prese dal
governo dovrebbero attutire il picco, ma avranno anche un altro
effetto. “L’epidemia durera’ di piu’ – spiega il professore di
igiene dell’universita’ di Pisa Pier Luigi Lo Palco – ma il
numero di casi risultera’ gestibile per il servizio sanitario”.
C’e’ pero’ un rischio che potrebbe in parte mandare in crisi
questo scenario ed e’ quello ipotizzato da Brusaferro:
un’impennata dei casi di contagio al centrosud, dove le
strutture sanitarie non sarebbero in grado di reggere l’urto
cosi’ come avvenuto con fatica al nord. “E’ verosimile aspettarci
casi in questo weekend, in parte come effetto dei comportamenti
assunti lo scorso fine settimana. L’incubazione e’ tra 4 e 7
giorni: abbiamo visto folle assembrate al mare o in stazioni
sciistiche o in mega aperitivi, luoghi dove probabilmente il
virus ha circolato. Una parte di quelle persone nei prossimi
giorni probabilmente mostrera’ una sintomatologia. Speriamo di
essere smentiti dai fatti”.
Il discorso riguarda soprattutto Roma, dove tra l’altro
Virginia Raggi sta valutando la possibilita’ di chiudere parchi e
ville comunali proprio per evitare che le attivita’ motorie
consentite si trasformino in assembramenti, e le altre citta’ del
sud. E anche per evitare che si ripetano situazioni come quelle
della settimana scorsa, sono 4mila gli uomini delle forze di
polizia impegnati nei controlli mentre il ministro Bonafede ha
annunciato l’assunzione di 1.100 unita’ della Polizia
penitenziaria per garantire la sicurezza negli istituti di pena.
Intanto prosegue il lavoro della Protezione Civile per
cercare di soddisfare le esigenze che arrivano dai territori.
Uno dei fronti piu’ delicati e’ quello della sicurezza dei
lavoratori dei servizi essenziali, a partire da medici e
personale sanitario, che non si possono fermare e che il premier
Giuseppe Conte ha definito “colonna portante del paese”
ringraziandoli per gli “sforzi straordinari” che stanno facendo.
Nei prossimi giorni, ha assicurato, “la Protezione Civile
distribuira’ a tutti i lavoratori i dispositivi di protezione
individuale”.
L’altro fronte su cui si lavora a pieno ritmo e’ il
potenziamento degli ospedali e la fornitura di materiale
sanitario. Il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha
attribuito alla Protezione Civile l’impossibilita’ di realizzare
un ospedale nella Fiera di Milano ma il Dipartimento ha risposto
che il problema e’ il reperimento dei materiali sul mercato.
Dunque, sarebbe la soluzione concordata, si va verso un
potenziamento di tutte le strutture sanitarie gia’ esistenti in
Lombardia, soprattutto per quanto riguarda le terapie intensive.
E proprio su questo fronte, sono gia’ stati distribuiti circa 320
ventilatori nelle Regioni piu’ sotto stress, una quarantina
andranno domani nelle Marche e nei prossimi giorni ci saranno
consegne in tutta Italia.