Il ciclismo si riorganizza e corre ai ripari per fissare paletti nella stagione agonistica, interrotta
dal coronavirus. Il Consiglio federale, che si è tenuto oggi,
non ha prodotto decisioni definitive, perché “la situazione
sanitaria va valutata ogni 15 giorni”, spiega il presidente,
Renato Di Rocco. “Le notizie degli ultimi giorni – ha
sottolineato il n.1 Fci – autorizzano a sperare in una
stabilizzazione della diffusione del virus, ma non possiamo non
rivolgere il nostro pensiero alle tante vittime e alle loro
famiglie”.
Secondo Di Rocco, l’intenzione di ridisegnare i calendari
internazionali da parte dell’Uci “è chiara”. “Bisognerà
privilegiare i grandi giri e le classiche monumento”, ha
aggiunto. Lo spostamento dei Giochi permette di organizzare
meglio il calendario 2020, che – per la Fci – non potrà
ripartire in Italia se non dopo il primo giugno. Per quanto
riguarda i Giochi, il Consiglio federale ha ratificato che
restano confermate le qualificazioni di strada e pista, sono
ancora aperte quelle per Bmx Race e BMX Freestyle. Questo
imporrà alla Federazione interventi straordinari per il
potenziamento di impianti sportivi specifici: per il BMX Free
Style è indispensabile la realizzazione di almeno un impianto
olimpico, con un costo stimabile di circa 250 mila euro.
Per quanto riguarda i calendari si è ipotizzato di allungare
la stagione agonistica fino a novembre, considerate anche le
condizioni meteo degli anni scorsi. L’annullamento delle gare
anche nei prossimi mesi provocherà il blocco di circa 1.600
eventi, con un possibile mancato introito di tasse federali di
circa il 50% rispetto a quanto preventivato.
La Fci ha inoltre proposto al Governo l’attribuzione di un
credito d’imposta del 20% (al pari di quello riconosciuto per
gli affitti commerciali) da riconoscere agli sponsor, oltre
all’attuale detrazione fiscale del costo sul restante 80% della
sponsorizzazione. L’accesso alla cassa integrazione da parte
degli atleti professionisti con contratti di importo lordo
inferiore a 50 mila euro. Infine, la creazione di un fondo
‘salva ciclismo’ attraverso la destinazione dell’1% delle
scommesse sportive o almeno dell’ammontare delle giocate sul
ciclismo.