Donne vittime di violenza realizzeranno mascherine contro il Coronavirus nella villa
confiscata a Casal di Principe (Caserta) al boss del clan dei
Casalesi Francesco Schiavone, noto come “Sandokan”. E’
l’iniziativa, che ha ricevuto il plauso del Ministro per le Pari
Opportunita’ Elena Bonetti, realizzata dalla cooperativa sociale
E.V.A. con il supporto di CO2 Crisis Opportunity Onlus,
associazione daSud, Rete San Leucio Textile e Consorzio
Agrorinasce. Al progetto ha aderito anche la sartoria del Teatro
San Carlo, che mettera’ a disposizione la propria arte sartoriale
per trasmettere i saperi artigianali.
I presidi di protezione saranno destinati gratuitamente alle
operatrici dei centri antiviolenza di tutta Italia. Da 20 anni
la coop E.V.A. e’ attiva nella prevenzione e il contrasto della
violenza maschile contro le donne e i bambini; gestisce cinque
centri antiviolenza e tre case rifugio, tra cui Casa Lorena a
Casal di Principe, ubicata nella villa di via Bologna, cuore
nevralgico fino a meta’ degli anni ’90 del clan Schiavone. Qui
sono nate “Le ghiottonerie di Casa Lorena”, un laboratorio di
catering, di produzione di confetture e pasticceria, e da poco,
grazie ad un finanziamento della Regione Campania, e’ stato
avviato un laboratorio per produrre accessori di alta moda; a
causa della pandemia pero’, la coop ha deciso di rimodulare
temporaneamente l’attivita’ e di impegnare le donne fuoriuscite
da situazioni di violenza nella produzione di mascherine contro
il virus.
“Viviamo tutti settimane molto difficili – afferma Lella
Palladino della cooperativa sociale E.V.A. – ma ci sono
territori nel nostro Paese in cui le difficolta’ diventano
drammatiche: le diseguaglianze sociali preesistenti durante la
quarantena si acuiscono. E’ quindi oggi piu’ che mai e’
indispensabile sostenere l’autonomia economica delle donne piu’
in difficolta’ reagendo alla crisi con azioni concrete che
promuovano occupazione ed empowerment».