“Se si vuole ripartire prima che l’economia nazionale collassi c’e’ solo una strategia, che non e’
ne’ la chiusura infinita ne’ la riapertura incondizionata. Occorre
un adattamento pragmatico e puntuale alla nuova normalita’ dei
prossimi mesi, se non anni”. Cosi’ Mara Carfagna, vicepresidente
della Camera e deputata di Forza Italia, in una nota.
“Anzitutto – prosegue Carfagna – bisogna che Oms e autorita’
sanitarie diano certezza sull’efficacia – e che a questo segua
un’ampia disponibilita’ – dei test sierologici. Quando sara’ certo
che chi ha contratto il Covid19 e’ immune da un nuovo contagio e
i test forniranno risultati totalmente attendibili, allora
andranno messi a disposizione di aziende e lavoratori cosi’ da
verificare chi puo’ riprendere l’attivita’. Serviranno anche per
individuare chi va invece ancora protetto. Le imprese vanno
aiutate a rispettare le misure di sicurezza e contenimento del
contagio nei luoghi di lavoro: mascherine, gel e protezione
occhi a disposizione di tutti; disinfezione ogni 2 ore dei mezzi
pubblici; messa a norma e sanificazione quotidiana degli
ambienti di lavoro; garanzia delle linee di credito;
rateizzazione delle imposte e dei contributi secondo scadenza
fissate e note in anticipo. Strumenti e regole certe per
conciliare lavoro e prosecuzione di lotta al virus. Illudersi
che il Covid19 ci lasci un bel giorno, come per magia, rischia
nel frattempo di distruggere la seconda economia produttrice
d’Europa. Non possiamo trasformare l’Italia in una societa’ di
sussidiati statali, il tutto peraltro finanziato con il debito
pubblico, come evoca il redivivo Beppe Grillo”.