Nei locali della Basilica “Incoronata Madre del Buon Consiglio” in Via Capodimonte, si è tenuto l’interessantissimo convegno “Il pensiero di Giuseppe Toniolo e l’Europa”, che l’organizzatore Francesco Manca, giornalista e responsabile del Dipartimento per gli Affari Europei e Responsabile per la Campania e il Sud Italia della Fondazione Nazionale di Studi Tonioliani, presieduta dal prof. Romano Molesti, ha voluto inserire nell’ambito delle iniziative delle “Giornate del nuovo umanesimo”, promosse dalla Fondazione di Studi Tonioliani, dall’UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) e dalla Scuola di Formazione Socio-Politica della Diocesi di Assisi – Nocera Umbra– Gualdo Tadino. L’evento, organizzato dalla Fondazione di Studi Toniolani – Campania, con la collaborazione dell’UCID Campania; della Scuola Socio-Politica della Diocesi di Assisi; delle associazioni culturali “Prometeo”, “Maria d’Ungheria Regina di Napoli”, dell’ANEAT (Associazione Nazionale Economisti Ambiente e Territorio Onlus) e del Liceo Artistico “Giorgio de Chirico” – Torre Annunziata) ha ricevuto il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea; dell’Arcidiocesi di Napoli; del MIUR Direzione Generale per la Campania; dell’Ordine dei Giornalisti della Campania; dell’UCSI Campania e dell’AGE (Associazione Giornalisti Europei, sez. d’Italia della AJE ).
Un’iniziativa degna di ogni lode, “ideata e pensata per essere occasione di discussione e di approfondimento del pensiero del beato Giuseppe Toniolo, economista e sociologo (1845-1918), e per rilanciare il processo d’integrazione europea alla luce dei principi della Dottrina sociale della Chiesa – come ha sottolineato Francesco Manca nell’intervento di apertura del convegno”. “Per questi motivi, ha proseguito Manca, la Fondazione di Studi Tonioliani – Campania ha ideato il Premio “Giuseppe Toniolo”, concorso riservato agli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori della Città Metropolitana di Napoli, per promuovere tra i giovani la figura e il pensiero di Giuseppe Toniolo”. Manca ha inoltre letto i saluti del Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo Metropolita di Napoli, ai partecipanti al convegno. Nella lettera il Cardinale Sepe ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa e la necessità di continuare a diffondere, soprattutto tra i giovani, il pensiero e l’impegno di grande studioso del Beato Giuseppe Toniolo e la sua formazione profondamente cristiana.

Concetti ribaditi anche da mons. Nicola Longobardo, rettore della Basilica “Incoronata Madre del Buon Consiglio” Capodimonte e assistente ecclesiastico della Fondazione di Studi Tonioliani – Campania che nel suo intervento ha sottolineato che il convegno ha lo scopo di presentare la figura di Giuseppe Toniolo, laico, economista e sociologo, padre di famiglia, una persona concreta e anche una persona di Fede che ha fatto dei principi cristiani i valori della sua vita. Una persona concreta da prendere di esempio.

Tra i relatori del convegno Raffaele Cantone, presidente dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), ha precisato che l’obiettivo fondamentale in una società fatta di stanze vuote è di riempirle di valori per lasciare una società migliore alle future generazioni. L’obiettivo da perseguire è uno: l’uomo al centro di ogni nostra azione. Bisogna coinvolgere maggiormente i giovani, ben venga dunque il Premio “Giuseppe Toniolo”, per far conoscere ai giovani chi, il Toniolo, ha coniugato nella vita quotidiana la fede astratta con l’attività concreta di buon cristiano.

Stefania Brancaccio, un’imprenditrice napoletana all’avanguardia, ha portato la sua esperienza e ha parlato degli auspicabili valori di innovabilità nella società attuale, esprimendo anche la sua opinione sulla retta gestione di un’azienda, che va guidata “con il cuore di un padre di famiglia”. La sua innovazione aziendale consiste anche nell’aver creato per donne in maternità un baby parking all’interno della struttura, non avendo potuto, come avrebbe voluto, realizzarvi niente meno che un asilo nido, ragion per cui l’assenteismo dal lavoro in campo femminile è ridotto al minimo.

Francesco Manca ha, anche, informato il numeroso pubblico e le scolaresche presenti che, dal 21 al 27 ottobre 2017, si tiene la XV edizione del Festival della cultura europea 2017. In occasione dell’evento, promosso dall’associazione culturale Prometeo, di cui Manca è anche presidente, si tiene, con la collaborazione tra gli altri della Fondazione di Studi Tonioliani – Campania e alla disponibilità del preside del Liceo Artistico “Giorgio de Chirico” di Torre Annunziata Felicio Izzo, lo scambio culturale tra il Liceo Artistico “de Chirico” di Torre Annunziata e una delegazione di studenti e docenti del Liceo “Ferenc Rákóczi II Gimnázium” di Budapest (Ungheria). Una settimana di iniziative, promosse dall’associazione Prometeo, che coinvolgeranno gli studenti dei due Licei per diffondere, soprattutto tra gli studenti, la cultura in senso lato e promuovere, in particolare, i valori della pace, della solidarietà e dell’integrazione tra i popoli.

Judith Jambor, presidente dell’associazione culturale italo-ungherese “Maria d’Ungheria Regina di Napoli”, apostrofando che Maria d’Ungheria (vissuta a cavallo tra Duecento e Trecento, moglie di Carlo II d’Angiò) ha dato un esempio come quello di Toniolo e ne dà conferma la testimonianza del suo testamento in cui le sue volontà sul lascito volevano essere utilizzate in tre parti, prima ai parenti, poi alla città di Napoli e all’Ungheria ed infine ai poveri. La Regina d’Ungheria fece pure costruire a Napoli la chiesa Santa Maria Donnaregina che accoglieva anche i poveri.

Luigi Ferraro, professore di Giustizia comparata all’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, ha illustrato con chiarezza comunicativa la cronistoria di una grossa crisi economica. Nasce in America tra gli anni 2006-2008, ed è crisi finanziaria; si propaga all’Unione Europea e poi nel 2009 alla Grecia e al Portogallo, successivamente alla Spagna e all’Italia. Ha ricordato come i primi giorni di agosto del 2011 il governo Berlusconi aveva ricevuto una lettera dalla Banca Centrale Europea in cui si imponeva una riforma costituzionale tra cui anche la riduzione degli stipendi. Un contenuto molto grave imposto dall’organo Merkel, ha precisato Ferraro. E con ciò si è andato fuori ogni regola del diritto istituzionale. Intanto, l’Italia ha modificato l’articolo 82 della costituzione, inserendovi la voce del Divieto di Indebitamento. Cosa positiva, ha detto Ferraro, ma vi è invece un punto debole, ed è quello con cui si sono scelti tagli alla spesa delle prestazioni sociali. E invece l’articolo 13 della Costituzione Europea recita che l’Unione si adopera allo sviluppo sostenibile, al progresso sociale. Ha ricordato uno dei fondatori della Comunità Europea Konrad Adenauer, che portò alla decisione di adottare un’economia sociale di mercato e decisioni social-politiche di largo respiro. E infine Ferraro ha precisato che il non rispettare questi principi significa violare la nostra costituzione.

Rosario Meo, Capitano di Fregata (CP) del Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto, ha espresso le sue opinioni sulla società di oggi che parla troppo, invitando i giovani a dare credibilità di sé stessi, una volta nel mondo del lavoro, di amare ciò che si fa e di essere anche un pò ispiratori di noi stessi. Ha parlato poi dell’ambiente o meglio dell’ideologismo dell’ambiente di cui si parla troppo dopo che per 40 anni gli scempi ambientali si sono già consumati, specie in Campania, che è la regione con il maggior disinteresse ambientale. Ha concluso, rivolto in primis ai giovani, apostrofando che bisogna cercare sempre di tenere l’uomo al centro delle loro attenzioni, ma pur sempre in tutta la sua integrità morale. Ha riecheggiato forte il suo giudizio finale: “se c’è la terra dei fuochi, è perché l’abbiamo voluta noi, la terra dei fuochi”

Nel suo intervento Antonio Falcone, cardio-angiologo e sindaco di San Vitaliano, ha sottolineato l’importanza di fare rete tra le diverse realtà cattoliche perché l’unione fa la forza e perché solo con la condivisione si superano gli ostacoli. Purtroppo nella società ci sono troppi compartimenti stagno. Ognuno deve dare il suo apporto di cristianità nella vita quotidiana; bisogna, infatti, essere santi in giacca tutti i giorni.

Felicio Izzo, preside del Liceo Artistico “Giorgio de Chirico” di Torre Annunziata e coordinatore della segreteria del concorso, ha presentato la prima edizione del Premio “Giuseppe Toniolo” le cui finalità, per dirne solo le più salienti, sono l’armonia natura-società, il pensiero non global ante litteram, la globalizzazione sì dell’arte, e la globalizzazione sì delle coscienze e delle anime. Il Bando avrà 6 sezioni tra cui: saggio, fumetto, progetto di imprenditoria, corsi di grafica del logo sino alla brochure. La cerimonia di premiazione del bando di concorso del Premio “Giuseppe Toniolo” si tiene venerdì 27 aprile 2018 presso la Basilica “Incoronata Madre del Buon Consiglio” Capodimonte.

Pino Imperatore, giornalista e scrittore, nominato presidente della giuria del Premio “Giuseppe Toniolo”, ha messo in evidenza il malfamato quartiere napoletano della Sanità come esempio di risalita e di rivincita sulla città per i suoi tanti preziosi monumenti architettonici tra cui le famose Catacombe di San Gennaro del secolo II dopo Cristo.

Dopo il convegno c’è stata la visita guidata alle Catacombe di San Gennaro, magistralmente condotta da Antonio, una delle giovani e preparate guide della Coop. “La Paranza”, la quale a suo tempo ha vinto il bando per la cura e la tutela di questo importante sito e grazie a cui questo magico luogo dal 2009 rappresenta per la città e per il turismo nazionale e straniero uno scenario unico in cui si respira aria di amore e di cura per il lontano passato della città di Napoli e per il suo amato San Gennaro.

A cura di Suzana Glavaš