E’ questo il senso della manifestazione di ieri a Napoli, organizzata dal Centro commerciale naturale
Toledo-Spaccanapoli, I negozianti hanno spento alle 18 le luci
dei loro negozi, in un tratto di strada molto trafficato da auto
e, in tempi normali, anche dal passeggio di persone, soprattutto
turisti che “sono spariti”, spiega il presidente Rosario
Ferrara. “Ci sono negozi che fanno la campagna scuola,
acquistando anche un anno prima il materiale che serve ed e’
tutto invenduto, stoccato nei magazzini – dice – E’ un disastro
per tutti e si continua a far danni. Anche i risparmi messi da
parte sono finiti”. Cosi’ i commercianti hanno voluto dare un
segnale di cosa accade se i negozi non riaprono: il buio e la
strada illuminata solo dai lampioni, senza passeggio.
“Chiediamo che il Governo intervenga con l’azzeramento delle
tasse e sostenendo le nostre aziende. Finora ha fatto solo
provvedimenti che hanno creato confusione – sottolinea – Ci sono
dipendenti, ci sono intere famiglie che dipendono da questi
negozi”.
La cancellazione della seconda rata dell’Imu, prevista per i
proprietari di immobili commerciali e’ “una misura che riguarda
pochi negozianti perche’ nella maggioranza dei casi sono
affittuari”.
Ferrara denuncia la situazione di molti bar e ristoranti che
“incassano pochissimo, addirittura solo 4.50 euro in un giorno”.