Il Napoli si mette alle spalle il deludente pareggio con il Chievo, che permette alla Juventus di allungare la fuga in testa alla classifica: ora i bianconeri sono a +8 punti e la rincorsa si fa più difficile. Carlo Ancelotti cerca di tirare fuori il buono dalla partita di ieri, trasformandola in una lezione per il match di mercoledì sera, quando nello stadio San Paolo arriverà la Stella Rossa Belgrado nella penultima giornata del girone di Champions League. “Siamo partiti troppo blandi, c’è sicuramente da preoccuparsi, ovvero da occuparsi prima, della gara contro la Stella Rossa che sarà molto simile a questa”, ha detto il tecnico nel prepartita sapendo già che contro i serbi i tre punti sono vitali. La vittoria potrebbe portare infatti il Napoli già agli ottavi con una giornata di anticipo in caso di vittoria del Liverpool in casa del Paris Saint Germain o in caso
di pareggio tra francesi e inglesi, in questo caso per il
maggiore numero di gol segnati negli scontri diretti contro
Mbappe’ e compagni. Insomma, se il Psg non vince e il Napoli
batte la Stella Rossa il girone di ferro dà già il suo verdetto,
inatteso a inizio stagione. Una chance che il Napoli vuole
provare a sfruttare fino in fondo, considerando poi la
difficoltà dell’ultimo trno in casa del Liverpool.
A sospingere gli azzurri ci sarà il calore del San Paolo che
si annuncia con 45.000 spettatori: tra loro anche 2600 tifosi
serbi che andranno gioiosamente a mischiarsi in curva B con i
tifosi napoletani in virtù del gemellaggio tra sostenitori.
Clima rilassato, anche se resta alta l’attenzione delle forze
dell’ordine sia nella giornata di avvicinamento alla partita che
nella serata del match: il timore è di possibili incroci
pericolosi tra cani sciolti delle due tifoserie.
Ancelotti si avvicina alla gara pronto a schierare il Napoli
più in forma e accoglie tra gli undici a disposizione, ma non
per l’Europa visto che non è in lista Uefa, anche Amin Younes
che è tornato ad allenarsi in gruppo. Intanto il legale del
Napoli Mattia Grassani, fa intravedere la possibilità che le
contestazioni sulle presunte ingiustizie arbitrali nel
campionato scorso possano finire in tribunale: “Il presidente –
ha detto a Radio Marte – è un amabile provocatore che mette sul
piatto tematiche interessanti. Non ci sono rapporti tra me e lui
relativa a questo tema, ma spesso ho sentito De Laurentiis
discutere di ciò perchè lui paga per un servizio, lo offre, fa
girare l’economia e si trova di fronte a tanta incapacità che
qualcuno deve risarcire”.